Dopo averlo sperimentato sulla propria pelle ha deciso di dedicare la sua vita a redimere ragazzine soggiogate da stereotipi impossibili di assurda magrezza: sostiene infatti: "modelle così smunte non sono altro che un velenoso esempio per le ragazzine alla ricerca di una propria identità di donna, imitandole mettono a repentaglio la propria vita".
     Che cos'è l'anoressia e perché miete così tante vittime? Si tratta di un disturbo psicologico che porta la persona che ne è colpita a percepire in maniera distorta i confini del proprio corpo, ingaggiando così con lui una lotta quotidiana fra il bisogno fisiologico essenziale di nutrimento (senza cibo non possiamo sopravvivere) e il desiderio psicologico di magrezza estrema. Infatti, l'anoressica ha fame, da quando si sveglia alla mattina fino alla sera, una fame terribile ed intensa che si manifesta con continui pensieri al cibo e sogni ad occhi aperti sui dolciumi, una forte necessità naturale del corpo che viene contrastata con una risposta altrettanto forte: l'astensione e, nei casi limite, la privazione totale dal cibo o il vomito auto-indotto. Esistono varie forme di anoressia, almeno tante quanto sono le pazienti, ma tutte hanno dei tratti in comune. Innanzitutto, la persona si rifiuta di mantenere un peso normale rispetto a quello previsto in rapporto all'età e all'altezza, cerca di rimanere estremamente sottopeso in modo volontario e con notevoli sacrifici e sforzi; poi, la paura di aumentare di peso è intensa, fino a rasentare la fobia, e anche un aumento di pochi etti può provocare disagio ed angoscia. Non si preoccupa per il suo sottopeso, anzi ne gioisce, e la forma del proprio corpo e la distribuzione del grasso su di esso diventano la fonte primaria di inquietudine per cui umore ed autostima ne sono direttamente influenzati. L'ultimo segnale importante di anoressia è l'assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi (amenorrea) dovuti fisiologicamente al sottopeso: infatti, una ragazza per procreare deve avere una certa percentuale di grasso idoneo sul corpo, ecco perché in condizioni di sottopeso avviene il blocco del ciclo mestruale e l'incapacità a procreare.
     La forma classica di anoressia è detta "Anoressia tipo restrittivo": la persona cerca di mangiare il meno possibile mettendo in atto comportamenti di tipo restrittivo quali eliminare sempre più alimenti dai pasti, saltare i pasti e praticare attività fisica in eccesso con lo scopo preciso di bruciare più calorie possibili. Tutto questo perché mantenere il sottopeso è diventato l'unico scopo dell'esistenza. Esiste un altro tipo di anoressia, detta "Anoressia con abbuffate e condotte eliminatorie - bulimia": la persona si abbuffa di cibo ma poi lo elimina volontariamente con vomito auto-indotto e con un uso eccessivo di lassativi e diuretici, che oltre a far dimagrire, possono causare danni anche permanenti agli organi interni del corpo.

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