Mentre parla osservo i lineamenti del suo viso. Mi rendo conto che è come se ci fossimo isolati dal mondo; nonostante siamo in mezzo ai rumorosi compagni di classe non contano altro che noi due e le nostre parole.
Barbara ha un'espressione delicata. Il suo viso è lievemente rosato e potrebbe rispecchiare la purezza della sua anima non ancora deturpata dalle inconsce veemenze sessuali che i ragazzi di oggi praticano senza riguardo.
Purtroppo l'intervallo è breve, in più, trascorso così splendidamente con lei, questi dieci minuti sembrano poco più di un attimo. Tuttavia, con mia somma gioia, ella sconfina dal periodo di ricreazione con il suo piacevole atteggiamento e addirittura mi imbarazzano certe sue frasi oserei dire provocatorie, come il desiderio espresso a voce alta che le sieda accanto. Non solo, risponde ad una battuta detta da Alberto affermando che mai lo sposerebbe e ripiega su di me chiedendo senza scrupoli se la sposerei; colto così di sorpresa non ho il tempo di riflettere e rispondo affermativamente. Ad un certo punto però esagera con queste "frecciatine" e sebbene non abbia afferrato esattamente il concetto di base di una sua frase, sono sdegnato dalla crudeltà e dal1'egoismo contenuti in essa: "Tanto ha litigato con la sua ragazza!". Anche se a stento credo alle mie orecchie, ritengo che non si sia resa conto di ciò che ha detto, quindi sorvolo.
Dopo la scuola, tornato a casa, scritto il mio diario e accovacciatomi nel letto, invano cerco di dormire; dei miei pensieri Barbara occupa quasi la totalità. Questo perché rifletto su ciò che è successo con lei a scuola, scoprendo che da tanto tempo non ero così felice. Inoltre sostengo che ha in mente qualcosa e voi lettori sarete d'accordo con me dopo aver valutato i fatti così concreti di questa serata che mi hanno portato a questa deduzione, potendo facilmente presupporre quale sia il fine del suo comportamento.
.............continua - Seconda parte