- Seconda parte ( Parte
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La rivedo la sera del 21 novembre e se durante il week-end è nato qualche dubbio sulle intenzioni di questa sinuosa creatura, le vicende di questa sera li hanno scaraventati fuori dalla mia mente con inaudita violenza.
L'intervallo è caratterizzato dai racconti delle nostre disavventure vissute. Voi lettori che ricordate il mio passato burrascoso potrete ben confrontare e definire i diversi punti che ho in comune con lei.
Barbara ha il padre marinaio, il quale divorziò dalla prima moglie con cui ebbe quattro figli, tuttavia ben presto sposò un'altra donna e con ella ebbe tre figlie. Di queste tre bambine, oggi una è maggiorenne, una è la splendida Barbara e l'altra è la più piccola fra le sorelle. Il padre, da sempre un grande farfallone, con il tempo non perse il vizio dell'adulterio e furono i figli a pagare di più a causa delle sue avventure, soprattutto da quando la madre, sei mesi fa, se ne andò da casa. Ella fu esausta del comportamento ributtante del marito, il quale incoerentemente era anche morbosamente geloso della moglie benché la tradisse. Dunque quest'ultima, ormai al limite della sopportazione, si vendicò tradendo il suo consorte e andò via, sfortunatamente senza poter portare con sé le figlie. Posso assicurare che non è facile vivere con il padre di Barbara, lo dimostrano i racconti che ella mi espone, come la vendetta di questo nei confronti della madre, alla quale preclude di vedere le figlie.
Ciò che ci accomuna quindi è un'infanzia non serena, la quale può spingere una persona in due direzioni: una è quella della violenza, del disprezzo per se stessi e gli altri, l'altra è quella di una precoce maturità, dell'apprezzamento e della comprensione delle morali qualitativamente più elevate, nonché dello sviluppo della sensibilità e dell'amore per se stessi, per la vita e per gli altri.
Per quanto conosca ancora poco Barbara, sono certo che ha imboccato la seconda via, tramite una scelta inconscia; ovviamente anch'ella ha i suoi difetti, ma ancora mi sono oscuri. È indubbio tuttavia che, considerate le sue esperienze passate, ciò che odia di più al mondo è il tradimento.
Terminato l'intervallo, l'ora di lezione successiva comporta un decisivo allontanamento l'uno dall'altra, avendo i computers troppo distanti per poter parlare; tuttavia lei decide presto di rimediare. L'ultima ora di questa sera infatti la trascorriamo nel laboratorio di scienze e mentre io occupo il mio solito posto al banco di lavoro con Marcella e Walter, ella si trasferisce proprio vicino a me.