Nel suo testo Slosman reinterpreta i geroglifici del libro dei morti, trattandoli non più come lettere dell'alfabeto, ma come simboli sacri, ideogrammi destinati ad una casta di eletti, di sacerdoti, di iniziati. Nel Libro dei Morti, l'etimologia della parola "al di là" non è riconducibile ad un astratto concetto di trapasso, ma al nome di un paese descritto come "sommerso dalla collera di Dio". Il nome di questo paese in egiziano viene tradotto con "AHA-MEN-PTAH" traslitterato in greco "Amenti". Faccio una breve parentesi spiegandovi che la traslitterazione è la trascrizione di una parola, di una frase o di un testo utilizzando un sistema alfabetico diverso dall'originale e seguendo uno schema per cui a ciascuna lettera dell'alfabeto originale, ne corrisponde una dell'alfabeto in cui stiamo traslitterando. Andiamo avanti, la traduzione di "Amenti", che ricordiamo è una traslitterazione in greco, non una parola originaria del greco, è "cuore primogenito diPtah". Ptah viene identificato nel Libro dei Morti e non solo come il "Dio Unico", "l'Onnipotente". Continuando nella sua reinterpretazione e traslitterazione dei geroglifici del Libro dei Morti, Slosman ci regala un'altra sorprendente scoperta, con la quale concludo il nostro appuntamento per questo mese: pare che i sopravvissuti in fuga da Atlantide si mossero, come già detto, verso Est, stabilendosi in un territorio chiamato "ATH-KA-PTAH", che traslitterato tradotto vuol dire "secondo cuore di Ptah", come a voler identificare una seconda "casa" del dio unico e primigenio. Quest'ultima parola egizia, traslitterata in Greco diventa Egitto.
Per chi volesse saperne di più:
Dalle piramidi ad Atlantide. I segreti di una civiltà perduta.
Alan F. Alford, Newton Compton, 2005
Il segreto di Cheope. Alla ricerca del tesoro perduto delle piramidi.
Roberto Giacobbo e Riccardo Luna, Newton Compton, 2004
Viaggio nell'Egitto dei faraoni.
Christian Jacq, Mondatori, 2004
Il segreto di Giza, la Sfinge e le Piramidi, un disegno planetario.
Loris Bagnara, Newton Compton, 2003
Il serpente celeste.
John Anthony West, Corbaccio, 1999