Bene o male tutti noi almeno una volta abbiamo sentito parlare del mitico "serpente piumato", figura mistica dell'antico Messico precolombiano, chiamato dai Maya Kukulkán, anche se questi non furono gli unici tra le popolazioni meso-americane a praticarne il culto. Patrono di tutti i sacerdoti, simbolo della morte e della resurrezione, quindi dell'intero ciclo vitale, il Serpente Piumato rappresentava per le culture del Centro-America il principio cosmico del duale: la terra del serpente ed il cielo dell'uccello, riuniti in un unico elemento simbolico. La sua origine è rintracciabile fra i Toltechi, anche se lo troviamo presente nel culto azteco, diventando il punto di riferimento dell'evoluzione morale e spirituale della religione della nazione Mexica. Vediamo ora cosa si nasconde dietro questa figura mitologica.
Secondo alcuni, il serpente piumato era un essere umano realmente esistito e più precisamente si potrebbe trattare di Topiltzin Ce Acatl, il re-sacerdote che si suppone sia vissuto a Tollan , dove governò tra il 977 ed il 999. Egli avrebbe istruito gli indigeni nell'uso dei metalli, nell'agricoltura e nella gestione sociale attraverso la creazione delle istituzioni. Fu conosciuto come inventore dei libri, del calendario e sopratutto come colui che donò il mais al genere umano. La sua fu l'età dell'oro del Messico, dove la leggenda racconta che la terra generasse fiori e frutti senza richiedere la fatica del lavoro, che le pannocchie di granturco fossero così grandi che un uomo bastava appena per portarne una e che il cotone assumesse da solo durante la crescita i colori che i tintori avrebbero voluto dargli. il tutto riconducibile alla presenza di questo uomo-dio. Il significato esatto delle caratteristiche di Kukulkán varia invece a seconda delle civilizzazioni e del periodo storico: è stato anche venerato come il dio della stella del mattino, mentre il suo gemello, Xolotl , era la stella della sera ossia Venere. Come stella del mattino era conosciuto con il titolo di Tlahuizcalpantecuhtli, "il s ignore della stella e dell'alba".
In gran parte dei culti del Centro America veniva contemplato " il ciclo dei mondi" . L'epoca attuale, la nostra, veniva considerata il quinto mondo , mentre i quattro precedenti erano terminati e distrutti. Si raccontava che fosse stato proprio Kukulkán, recandosi a Mictlan , il mondo sotterraneo, a creare il quinto mondo, quello del genere umano. Per far ciò avrebbe usato il suo stesso sangue, grazie al quale avrebbe infuso nuova vita alle ossa delle razze che lo avevano preceduto.