Il quinto mondo, secondo il calendario Maya, dovrebbe terminare il 22 dicembre del 2012. Al mito si attribuiva infine una nascita mistica, figlio del grande guerriero Mixcoatl e di una donna Colhuacana di nome Chimalman , che l'avrebbe concepito pur restando vergine. Gli spagnoli, sentendo questa leggenda, non poterono e non vollero esimersi dal pensare ad una sorta di mimesi con il mito della verginità di Maria e conclusero che in questo caso il diavolo doveva essersi travestito da arcangelo Gabriele per operare un deprecabile trucco.
     Torniamo a Kukulkán: la sua riforma del culto religioso tradizionale, compresa l'abolizione dei sacrifici umani, che furono sostituiti con offerte di fiori, incenso, farfalle e pane di mais, suscitò presto il rancore degli altri sacerdoti e ne troviamo traccia in una leggenda, secondo la quale la mistica vita di sacerdote di Kukulkán, basata sul digiuno e sull'astinenza, finì quando un giorno fu spinto ad ubriacarsi dai servitori di Tezcatlipocal, dio del male e del cielo notturno, suo rivale e nemico nella creazione del mondo. In quell'occasione diede selvaggio sfogo alla sua passione per la bella Quetzalpétatl . Per essere caduto in peccato, abbandonò piangendo Tula, seguito dalla sua gente, e dopo un certo tempo si fermò a Cholula dove gli venne eretto un tempio le cui poderose rovine esistono tuttora. Giunto infine sul Golfo del Messico, Kukulkán si congedò dai suoi seguaci, promettendo che lui e i suoi discendenti sarebbero tornati un giorno a riconquistare il potere ed a portare una nuova età dell'oro, dopodichè sali a bordo di una nave magica fatta di pelli di serpenti e partì per la terra favolosa di Tlapallan , la terra del rosso e del nero. Secondo un'altra variante, Quetzalcoatl si gettò in un rogo trasformandosi, come si diceva, nell'astro del mattino  Tlahuizcalpautecuhtli.
     È tuttavia la prima variante, con l'insita speranza in un ritorno dell'epoca d'oro, quella che lasciò maggiore traccia fra il popolo; questa circostanza, insieme ad altre, favorì Hernan Cortés nella sua conquista dell'antico Messico. Si diceva infatti che Kukulkán fosse molto alto di statura, di pelle chiara, con lunghi capelli neri ed una barba fluente: caratteristiche in gran parte corrispondenti a quelle di Cortés e dei suoi conquistadores , che inoltre erano giunti tutti per mare, da Est. Se ricordiamo con esattezza la storia, i conquistadores inseguirono veramente il mito dell'uomo d'oro ovvero de " el hombre dorado" , cioè il mito dell' Eldorado , credendo di aver trovato questo regno favoloso nella regione di Bogotà, in Colombia. In questa zona infatti l'oro veniva usato senza parsimonia, talvolta associato con il rame in una lega detta tumbaga ; gli altri metalli erano quasi completamente sconosciuti.

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