Non sarà un evento isolato, ma vogliamo organizzare anche iniziative collaterali; realizzare un sistema efficiente è il mio obiettivo." Facendo il punto, l'amministrazione si muove su due livelli: il primo è quello di organizzare al meglio, anche dal punto di vista qualitativo, la proposta ordinaria; il secondo è quello di "alzare il tiro", per usare la parole dell'assessore, diventando una città importante, anche dal punto di vista turistico.
     Malgrado questa buona volontà, facciamo notare che Bergamo è comunque un città "morta" durante le ore serali. "Abbiamo già fatto qualcosa, per esempio rifiutando di chiudere il teatro Donizetti per la ristrutturazione, portando tutto al Palacreberg, palesemente inadatto alla lirica ed alla prosa. Per non produrre un buco nel centro, abbiamo deliberato per una ristrutturazione graduale, che inizierà nei prossimi mesi con la sistemazione della facciata. Sempre nel centro, per mantenerlo vivo, vi è un progetto di trasformazione del palazzo della Caversazzi in una sorta di casa della cultura, tenendo aperta la biblioteca di sera e liberando dai libri una sala sottostante, per adibirla a sala della musica. In certi momenti dell'anno saranno organizzate delle iniziative di vitalità in centro, da Piazza Pontida a Piazzetta Santo Spirito. A me sarebbe anche piaciuto tenere aperti i bar del centro anche la sera, con tavolini esterni, alimentando così la vita cittadina, ma non abbiamo le concessioni edilizie per realizzare una struttura adeguata. La mia idea era un po' quella del Sabini a Milano, ma non so se sarà possibile." Per finire, chiediamo a Fusi un suo parere su una questione ostica: l'aereo di Locatelli. "È un cimelio prezioso", afferma, "e la sua attuale collocazione nella Sala Curò lo sacrifica molto. Innanzitutto è uno sgarbo agli eredi di Curò, hanno donato questo spazio affinché fosse fruibile per le attività pubbliche, tanto più sono stati tolti gli arredi sempre da loro donati. Per convenzione, l'aereo è stato dato in comodato d'uso alla Fondazione Bergamo nella Storia, dove il Comune ha una presenza minoritaria. Dobbiamo liberare la sala Curò , quindi l'aeromobile del Locatelli verrà messo al Museo del Falegname di Tino Sana, in attesa della realizzazione del Museo del Novecento, dove avrà finalmente una propria collocazione naturale. Un'altra soluzione sarebbe quella di prestare l'aereo al Museo del Piave, a mio parere buona, ma la Fondazione Bergamo nella Storia l'ha rifiutata. So che la collocazione al Museo del Falegname non è quella ideale e che la famiglia di Locatelli non ha gradito, ma dobbiamo pur fare delle scelte."

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Assessore, Enrico, Fusi, Cultura, Bergamo, Gamec, Accademia, Carrara, Progetti, Donizetti, Palacreberg