Sempre in tema di auto, a causa degli incentivi statali, nei primi mesi del 2007 le richieste di credito sono paurosamente schizzate verso l’alto. Gli italiani hanno compiuto maggiori sacrifici pur di approfittare delle agevolazioni, ma la sostenibilità? Gli addetti ai lavori, prevedibilmente, minimizzano. Sono i primi a trarre profitto da queste situazioni e sostengono che “è tutto sotto controllo”; lo dimostrano con un tasso di insolvenza, molto inferiore a quello di altri paesi europei. Eurispes e Censis confermano questa linea, mentre le finanziarie ritengono più sicuri i prestiti per le auto. Tuttavia queste notizie sono incomplete, in quanto solo due terzi dei prestiti concessi provengono da banche e finanziarie associate ad Assofin. Sono esclusi dalle statistiche i prestiti personali e tutti quei contratti stipulati con certe società da “volantino sul parabrezza”, “anche a protestati” o “senza conto corrente” ecc…
     L’allarme collasso economico familiare viene avallato anche dal tipo di credito richiesto. Come scritto inizialmente, l’importo medio della somma di denaro richiesto si è notevolmente alzato; non solo, i tempi di pagamento si sono allungati notevolmente. Basta pensare ai mutui, oggi fino a quarant’anni, mentre i prestiti personali fino a cinque anni, ma c’è chi concede rientri più lunghi. Sono banche e finanziarie ad avere la meglio su questa “patata bollente” o forse è meglio chiamarla bomba. Una volta era quasi impossibile ottenere due finanziamenti da diverse società per comprarsi qualcosa, oggi, quasi nemmeno vogliono vedere il reddito del richiedente, bastano i dati personali e via. Non è per loro grazia che i tempi di restituzione del prestito si sono allungati, ma a causa della concorrenza, del rischio di un fermo dei consumi (senza denaro si compra nulla) e per gli enormi guadagli che questa attività permette. Allungare le rate significa per noi maggiore tranquillità e permette più acquisti o prodotti più costosi, più prestiti contemporaneamente, ma più interessi da pagare, più guadagno per le compagnie finanziarie e bancarie. Avete idea di quanto pagate realmente una casa con un mutuo di quarant’anni?
     Non pensiamo che sia un delitto richiedere un credito per effettuare un acquisto, semplicemente vi vogliamo spingere a ponderare sugli acquisti, dal tipo di prodotto alla finalità di questo, ma soprattutto a non eccedere il proprio reddito. Fate dei conti, dormiteci una notte, cercate di calcolare almeno il totale delle uscite annuali e prevedete una somma per gli imprevisti. È necessario tornare a come eravamo una volta: più inclini ad acquistare utilità, non oggetti superflui, ma soprattutto solo dopo averci garantito tutto ciò che è indispensabile od obbligatorio per vivere, come l’affitto, il cibo, le cure mediche, le polizze, le tasse. Il cellulare da 60,00 euro è come quello da 600,00 euro, se ci ricordiamo il vero scopo di questo accessorio. Non vi accontentate? Ma se non guadagnate abbastanza potete solo peggiorare la condizione economica richiedendo un prestito, perché vi costerà ancora di più.

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