Come dicevamo all’inizio, i lavoratori italiani rispetto a cinque anni fa guadagnano di meno ed il potere d’acquisto del loro stipendio è stato mangiato dall’inflazione. Nella categoria degli impiegati, circa 7,3 milioni di persone guadagnano meno di mille euro al mese, con una piccola percentuale di fortunati (il 25% ) che guadagna oltre i 1.300 euro netti. Non va meglio fra gli operai, dove il 66% dei lavoratori e il 90% delle lavoratrici guadagnano meno di 1.300 euro al mese. Questi i dati di chi lavora in regola, ma se indaghiamo nel mondo sommerso del lavoro nero la situazione si fa tragica: è di questi giorni la notizia della GdF che ha scoperto a Barletta un calzaturificio-fantasma dove otto donne (fra le quali una dodicenne) lavoravano senza contratto per 8 ore al giorno, con solo 15 minuti di pausa in tutto il giorno, per un salario di 300/450 euro al mese.
     I giovani come se la passano? A giudicare dai dati Ires/CGIL male anche loro. Alle prese con contratti di fatto, co.co.pro and company, ma con orario lavorativo da dipendente assunto, guadagnano in media 899 euro al mese, se sono collaboratori occasionali 769, mentre se sono assunti come apprendisti 737. Esistono poi delle differenze di salario fra i dipendenti del Nord rispetto a quelli del Sud, dovuti alla diversità del costo della vita, ma comunque incomprensibili nelle disuguaglianze fra lo stipendio di un dipendente uomo e quello di una dipendente donna.
     Ci risulta difficile capire come queste persone riescano a campare nei periodi di “buco” fra un contratto e l’altro, visto considerato che i salari medi, come sopra abbiamo visto, bastano a malapena a campare. Quindi non possiamo che concordare con il commento di Eurispes: “Italiani? Sempre più poveri…”.

      pagina 03 di 03
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Bergamo, Eurispes, Istat, Inchiesta, Sondaggio, 2007, Povertà, Famiglie, Italiane, Stipendi, Prestiti, Finanziamenti