LEGGENDE PASQUALI E DINTORNI
                                         di Cristina Mascheroni

     Golosissimo tempo di scorpacciate di cioccolato e gite fuori porta. Ecco a voi Aprile, dolce dormire ma soprattutto… dolce cioccolato! Il simbolo di questo periodo durante il quale la natura si risveglia dal letargo invernale (quest’anno forse… non proprio così tanto letargo) è l’uovo di Pasqua, la festa dei bambini che con le loro trepidanti manine quel dì scartano uova al cioccolato, di tutti i gusti, per gioire della meraviglia della sorpresa. Da sempre, l’uovo rappresenta la Pasqua nel mondo intero: può essere dipinto, intagliato, di cioccolato, di terracotta o di cartapesta, ma esistono ancora dei Paesi dove si regalano le uova vere, quelle della gallina, per intenderci, colorate o dorate, in ricordo di un’usanza la cui origine si perde nella notte dei tempi.
     Perché proprio l’uovo? Forse per la sua forma o per il suo “particolare” contenuto, così vivo, esso è da sempre considerato il simbolo della vita in sé, ma anche di un grande mistero, quello legato alla nascita: da una sostanza apparentemente inanimata come è il suo contenuto può nascere un pulcino!
     Ai tempi del Paganesimo, le uova erano considerate il simbolo più esplicito del ritorno alla vita: gli uccelli, appunto, in primavera  preparano il nido da utilizzare per la cova delle uova, simbolo che l’inverno ed il freddo sono definitivamente passati. I Greci, i Cinesi e i Persiani se li scambiavano come dono per le feste primaverili mentre nell’antico Egitto le uova colorate erano un dono di buon auspicio da scambiarsi durante l’Equinozio di Primavera, data di inizio del “nuovo anno” sul loro calendario, basato sull’alternarsi delle stagioni. Se torniamo ancora più indietro nella Storia, vediamo che anche nell’antica Roma esistevano delle usanze legate alle uova: i Romani erano soliti interrare nei campi coltivati un uovo dipinto di rosso, simbolo di fecondità e quindi di buon auspicio per il nuovo raccolto. Inoltre, essendo un simbolo di prolificità quasi magica, a causa dell’allora inspiegabile nascita di un essere vivente da qualcosa di apparentemente inanimato, le uova venivano considerate dotate di poteri speciali ed  erano  interrate sotto le fondamenta delle case, per tenere lontano il male, oppure venivano portate in grembo dalle donne in stato interessante, per scoprire il sesso del nascituro.
     Proprio per questo suo simbolismo così forte l’uovo entrò a far parte della tradizione cristiana come emblema della rinascita non solo della natura ma anche dell’uomo stesso, della Resurrezione di Cristo: come un pulcino esce dall’uovo, Cristo uscì vivo dal sepolcro. Nel simbolismo cristiano, i colori brillanti

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