cultura in un paese ospite. È assurdo, ma la verità è che loro ci odiano, odiano il mondo occidentale, la nostra forma di parità dei sessi, la nostra vera libertà.
     Invito i soliti buonisti a riflettere su qualcosa che già conoscono, ma che fingono di non sapere per una forma contorta di attaccamento all'ipocrisia: provino, questi buonisti, a recarsi in un paese mussulmano per costruire una Chiesa, a girare per le strade senza burqa o a volere fare un tuffo in piscina nell'orario degli uomini o delle donne, sempre che queste ultime possano mai godere di un piacere simile. Probabilmente vi trovereste sul giornale locale il giorno successivo alla vostra dichiarazione, non per una intervista, ma per un delitto, il vostro.
     Quindi noi, da loro, ci dobbiamo adeguare ai costumi, pena la vita, mentre loro, da noi, vogliono mantenere le loro usanze cambiando la nostra vita, pena un governo che vorrebbe dare loro pure il potere di voto. Se questo è equilibrio. "uno a me, uno a te ed uno a me", nuovo ciclo, "uno a me, uno a te ed uno a me", anche questa dunque è una distribuzione equa. Se qualcuno non mi dimostra che ho torto, anche io a questo punto mi sento libero di odiarli, come loro odiano me.

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