SPAM: È ANCHE COLPA NOSTRA
                                 di Graziano Paolo Vavassori

     Non sono d’accordo con quanto spesso scritto in merito ai messaggi di posta elettronica indesiderati. Sul concetto che sia Spam, ovvero pubblicità non autorizzata inviata per e-mail, non vi sono dubbi, ma se esiste un mercato è anche e soprattutto colpa di chi usa il PC male o insufficientemente protetto. Si tratta di una semplice regola economica che definisce in base alla domanda una determinata quantità di offerta.
     Tutto ha inizio nel nord d’America, Stati Uniti e Canada; in quest’ultimo stato non vi sono leggi che impediscono la creazione di Spam, che è dunque perfettamente legale. Oggi, il 45% di posta indesiderata è marchiata USA.
     Nel dicembre scorso, Symantec, una delle aziende più importanti a livello mondiale per quanto concerne la sicurezza dei computer, ha registrato una percentuale record di spam sul totale dei messaggi circolanti in rete: l’80%. Mediamente siamo intorno al 69%. Ovviamente, intorno ai periodi di festa lo spam aumenta, perché c’è più gente disposta a comprare, quindi, esiste una domanda a tutti gli effetti. Nonostante meno dell’1% dei messaggi generi un reddito, questo ammonta ad una cifra nell’ordine di miliardi di dollari l’anno. Per intenderci, significa che ci sono troppi soldi in ballo per poterlo debellare con delle leggi che rendano tale pratica illegale. Anche ove queste esistono, come si sa, non vengono impiegate molte risorse per controllare che siano rispettate.
     Anche le tecniche per verificare se dietro una pagina o un form dinamico vi sia un utente vero e non un server spam sono oramai obsolete. Avete presente quell’immagine in cui vi sono disegnati dei caratteri, lettere e numeri, i quali devono essere copiati ed inseriti a mano in una casella di testo prima di cliccare su Invio? È una di queste tecniche; il paradosso è che tale sistema ora viene impiegato per lo spam. Sicuramente, nella vostra casella di e-mail troverete un messaggio con una immagine che pubblicizza qualcosa… è spam e molti sistemi antispam non sono in grado di riconoscerlo.
     Andiamo a prendere ora per le orecchie tutti quegli utenti che si lamentano della posta elettronica indesiderata e poi… per primi, non hanno antivirus, firewall, antispam e Ad-Aware. Sì, oggi, senza uno di questi software, non si può più navigare in Internet e scaricare la posta elettronica. Non c’è scampo e, purtroppo, sono almeno la metà degli utenti italiani (abbiamo anche questo triste primato) che sono privi di uno di questi e moltissimi che non ne hanno uno.

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