sovrastato poi da un mega alettone in carbonio. Bellissima nella livrea arancio-nera che fa molto racing, raggiunge i 310 km/h e costa (purtroppo) oltre 136.000 euro.
     Nel padiglione 26 si trova la Suzuki , la quale, oltre a presentare la nuovissima Swift Sport dotata del motore 1600 16v da 125 cavalli e allestimento sportivo dedicato, nella sua area espositiva, così come Honda, mette in bella mostra anche alcune motociclette. La B-King , per esempio, ricorda quanto la casa giapponese faccia sul serio anche in questo settore! Tornando al mondo dell'automobile, la Suzuki porta soprattutto la sua immagine sportiva fatta di versioni rally super 1600 della Swift nonché della versione WRC della nuova SX4, ovvero il clone della Fiat Sedici, in quanto è partner della Fiat per la costruzione di automobili ed interscambio di tecnologia. Un passo avanti e si approda allo stand della Hyundai. In bella mostra c'è la nuovissima Santa Fè, ora con la versione 155 cavalli del VGT da 2200 cmc CRDi di derivazione Mercedes che la mette in regola finalmente con le normative euro 4, ma la vera novità è il restyling della coupé che ha trasformato la berlinetta coreana in una elegante sportiva ormai svezzata da tutte quelle semplicità stilistiche dei primi modelli e, anche se un poco più elaborata, sicuramente più matura e rifinita rispetto alle sue progenitrici. Il nuovo frontale le dà più grinta ed i nuovi interni più classe. Motori 4 cilindri di 1600, 2000 eV6 da 2700 cc compongono la gamma con prezzi a partire da circa 20.000 euro.
     Tata ostenta modelli che più di ogni altra marca identificano l'investimento e la ricerca che il colosso indiano sta sviluppando sia in termini di tecnologia applicata che di immagine. Presenti la nuova Safari turbodiesel Dicor 2.2, nonché il nuovo pick-up TL. Dall'India alla Cina il passo è breve ed eccoci alla Great Wall, che espone il tanto atteso Hover, ovvero la prima auto cinese a comparire sul nostro mercato. Con 20.000 euro ci si porta a casa un SUV di dimensioni generose che, con meccanica di derivazione Mitzubishi e una linea di stampo giapponese (molto Toyota Land Cruiser); certamente desterà l'interesse di molti acquirenti anche in Italia, ma attenzione: c'è solo a benzina con un motore 2400 cc mentre le finiture sono ancora lontane dagli standard europei, ma per chi bada al sodo va benissimo! Stesso discorso per la CEO di Shanghuan, che copia nientemeno che la BMW X 5, con un frontale però più da fuoristrada giapponese. Fornita di motore a benzina e GPL costa esattamente la metà della fortunata fuoristrada tedesca.
     Finiamo il padiglione 26 con la Daihatzu , che per l'occasione porta a Bologna

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Bergamo, Bologna, 31, 2006, Motor, Show, Internazionale, Auto, Immagini, Spettacolo, Giovanni, Cozzi