Il film suggerisce di partire dalle mura domestiche (come vi abbiamo suggerito noi il mese scorso, nel numero di gennaio di Infobergamo.it) per arrivare a comportamenti che modificano parzialmente il nostro stile di vita, come camminare invece di usare l'automobile, o utilizzare i mezzi pubblici. Chi non riesce a fare a meno della sua quattro ruote, può controllare che i pneumatici siano sempre gonfi, poiché in questo modo si risparmia carburante e, quindi, si inquina meno. Un'altra azione fondamentale è favorire il riciclo, sia acquistando prodotti contenenti materiale riciclato, sia riciclando noi stessi; meglio produrre meno spazzatura possibile, perché essa crea anidride carbonica. I più coinvolti, che dopo la visione del film saranno la maggioranza, possono aderire ad iniziative ecologiche locali o iscriversi ad una delle numerose associazioni a favore dell'ambiente. Fino a qualche anno fa, inoltre, si piantava un albero ogni volta che nasceva un bambino: si potrebbe riprendere questa antica usanza che celebra la vita e, perché no, farlo anche senza aspettare il bebè. Infine, informare gli altri, come cercano di fare il film ed il libro dallo stesso titolo (edito presso Rizzoli).
     "Una scomoda verità" colpisce, aiuta ad aprire gli occhi su un problema che troppo spesso viene ignorato. Cento minuti per capire che non si può più far finta di niente. Abbiamo la possibilità di cambiare il finale di questo film diventando tutti degli eroi salvatori di noi stessi.