BIOGRAFIA: Oriana Fallaci
di Silvia Ferrari |
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Oriana Fallaci nasce a Firenze il 29 giugno del 1929. È la prima di quattro sorelle, Neera, Paola ed Elisabetta, tutte giornaliste e scrittrici. Il padre Edoardo fu un eroe dell'antifascismo italiano e presto coinvolse la primogenita nelle sue attività politiche. Oriana assume un nome di battaglia, Emilia; appena adolescente, con le sue treccine da bambina e la sua bicicletta, si occupa di consegnare esplosivi, recapitare messaggi e la stampa clandestina, tutto nel cestino della bici. Aiuta gli evasi a fuggire verso le montagne. Una sola volta
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Oriana piange per la paura: sotto i bombardamenti, tra il frastuono delle granate, si lascia andare al timore per la guerra. Una bambina. Ma il padre le dà uno schiaffo, forte, secco. Le persone deboli non vanno lontano e Oriana piangerà mai più, nemmeno quando andrà a trovare Edoardo prigioniero alle Murate, gonfio e pesto per le torture ricevute.
Oriana ha anche una madre, Tosca. Orfana di entrambi i genitori, non colta ma appassionata ed orgogliosa, la madre di Oriana amministra la casa con dignità, nonostante il poco che possiedono; di |
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sicuro non fa mai mancare alla figlia libri da leggere, esortandola a studiare per uscire da quella condizione di povertà estrema. Oriana è una brava studentessa, al liceo si diploma con due anni di anticipo, con voti altissimi in tutte le materie tranne che in matematica. Dopo il liceo si iscrive a Medicina, le piace studiare il corpo umano. Viene presa di mira dagli studenti più grandi, lei matricola e di due anni più giovane. Lascia la facoltà, un po’ per le difficoltà incontrate negli studi molto mnemonici, un po’ perché il suo sogno è quello di scrivere e viaggiare.
Non resta con le mani in mano e si reca in Via Ricasoli 8, cercando la sede de “La Nazione”, il quotidiano più importante di Firenze. Invece ne trova uno più modesto, “Il Mattino dell'Italia Centrale”. Mentendo sull'età, riesce a farsi assegnare un incarico: un articolo su un locale da ballo in riva all'Arno. L'articolo viene pubblicato, Oriana riceve il suo primo compenso, è felice: ora, con il padre immobilizzato a letto per un incidente, la figlia maggiore deve portare a casa lo stipendio. Inizia con un po’ di cronaca e qualche articolo di costume. La svolta arriva nell'aprile del 1951, in occasione del funerale di un cameriere comunista: |
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