Cavandoli e di Nedo Zanotti, l’uno celebre per il personaggio “la Linea” e l’altro maestro della cinematografia pubblicitaria e docente di cinema d’animazione all’Istituto Europeo di Design di Milano.
Segue la parte storica della mostra, dai vignettisti antigiolittiani a quelli anticlericali, dagli antisocialisti ai critici di costume, dagli antifascisti agli antiamericani, e da caricaturisti a disegnatori quasi surrealisti; in questa sezione si trovano anche le copertine di testate satiriche risalenti a epoche più o meno passate (una trentina), da “l’Arlecchino” e “l’Asino” fino a “Cuore” e al “Satyricon” de “la Repubblica”, che rivelano la maestria di disegnatori, spesso troppo poco conosciuti, quali Delfico, Galantara, Grossi, Teja e Zac, ma anche di Staino, Lunari, ElleKappa, Passepartout, Giannellli, Altan e molti altri ancora.
Nell’ultima parte della mostra poi abbondano le tavole originali di grandi caricaturisti quali Enrico Sacchetti, il geniale Pietro Ardito, Franco Bruna e Achille Superbi, accompagnate da tre riuscitissime sculture satiriche di Stella e Gabellini; e poi ancora alcune raccolte autoriali, la parte dedicata alla satira storico-internazionale ed imperdibili vignette, anch’esse originali, di Agnese, Boschi, Pat Carra, Chiappori, Rossetti, Maramonti, dei già citati Altan, Lunari, Bozzetto, Staino, e di moltissimi altri grandi della matita satirica; sono esposte anche splendide tavole umoristiche “mute”, cartoline satiriche risalenti alla prima guerra mondiale e altri divertentissimi cortometraggi d’autore.
Che dire infine delle conferenze organizzate ad hoc e dedicate ad alcuni degli artisti citati? La prossima si terrà il 21 aprile, un omaggio al grande Osvaldo Cavandoli e all’umorismo grafico, ma altri eventi sono stati programmati nei mesi di maggio e giugno, con ospiti del calibro di Staino e Bozzetto, nonché con i curatori della mostra Dino Aloi e Paolo Moretti. Se vi interessa la programmazione in merito, nella nostra “Bacheca” trovate la cartella stampa ed il calendario a cura di B@bele Comunicazione.
Insomma “Ludere et ledere” è un evento culturale imperdibile per disegnatori e appassionati, ma anche per coloro che non vogliono perdere di vista le circostanze storiche che hanno dato luogo ai fenomeni caratterizzanti l’Italia degli ultimi 25 anni: le decisioni di politica estera, il consumismo sfrenato, la dipendenza televisiva e dalle nuove tecnologie di comunicazione, la burocrazia, l’arrivismo e tanto altro ancora, ma soprattutto la mostra è un inno a quella libertà d’espressione che la vena umoristica di tanti Italiani ha saputo tener viva, ma che spesso, ancora oggi, sembra tanto dolorosamente ristretta.