approccio "olistico" alla persona (sia essa un adulto o un bambino) da tempo e da più parti richiesto, come possiamo constatare accostandoci alle fonti mediatiche più diverse, superando così arroccamenti che hanno sempre meno ragione di esistere.
Alcuni domandano: "Qual è la psicoterapia che guarisce ? Guariscono gli psicofarmaci?" Direi che nella sfera del male dell'anima il "concetto medico" di guarigione è poco appropriato. Per quanto riguarda in particolare le psicoterapie può esprimere troppo come troppo poco! Sì, anche troppo poco. Questo perché spesso non si tratta solamente di verificare la cosiddetta "remissione dei sintomi" ma, in particolare, con la terapia psicoanalitica, evolvendosi certe parti "arcaiche" della personalità, di assistere ad una maturazione ed a una crescita psicologica.
Quest'ultimo concetto è più vicino all'esperienza quotidiana di quanto in un primo momento si possa credere. Ci aiuterà a comprenderlo meglio pensare a quel fenomeno, facilmente osservabile perché facente parte dell'esperienza comune, che è l'evoluzione psicologica del bambino in termini di capacità cognitive ed emozionali. Sul piano cognitivo consideriamo, per esempio, la possibilità di affrontare le richieste dell'ambiente in termini di sempre migliori capacità di pianificare la risoluzione di un problema pratico ed intervenire in modo sempre più efficace. Invece su quello più strettamente emotivo pensiamo alle modalità sempre più costruttive con cui il bambino impara ad affrontare le limitazioni che le relazioni con gli altri impongono.
Ritorniamo ora all'adulto e immaginiamo in lui una parte di ordine emozionale il cui sviluppo si sia arrestato ad un tipo di funzionamento che, per esempio, gli offre un'interpretazione egocentrica di ciò che avviene nelle sue relazioni interpersonali. Questa parte arcaica può riprendere il corso della sua maturazione e la persona adulta, ad un certo punto, può scoprire dentro di sé cambiamenti di prospettiva importanti, tali da modificare nella sostanza la qualità dei suoi rapporti sociali. Non sarà mai comunque sottolineato abbastanza che l'approccio psicoterapeutico non è una panacea dell'anima. Quando si tratta di cure psichiche il paziente gioca un ruolo determinante, non solo nella scelta del tipo di aiuto ma soprattutto nell'andamento del percorso terapeutico e nei risultati. Per questo non si può certo pensare che tutto possa dipendere dallo specialista o dalla collaborazione fra specialisti, come in genere si tende a fare quando si tratta del male fisico.
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