nell’aumento di un euro giornaliero (lordo?) ai pensionati ultra sessantaquattrenni, come se chi ne ha meno nuotasse nell’oro… o potesse non mangiare. Per completare le tristi considerazioni di questi giorni pre vacanzieri, noncurante del prezzo della benzina e dei costi tragicamente fantozziani per chi vuole affrontare una vacanza e confrontarli con la busta paga di un dipendente, mi consolo nel vedere l’impegno e la sollecitudine di chi ci governa per risolvere il problema delle pensioni: non mi è mai capitato neppure per caso di sentire che un corvo bianco abbia proposto di equiparare il trattamento pensionistico degli onorevoli a quello dei normali mortali (ricordo il caro dott. Ciampi che parlava anni fa come pensionato dei pensionati in generale, lui che viveva con una “pensioncina” della Banca d’Italia da quasi un miliardo di vecchie lire oltre alle prebende della Presidenza della Repubblica…).
Per quanto riguarda la spesa pubblica e i privilegi di onorevoli anche di sinistra che non partecipano alle riunioni di governo perché impegnati in incarichi “istituzionali” a Valencia, come ha celebrato il telegiornale di quei giorni senza accorgersi che due servizi dopo presentava il di cui che soddisfaceva la sua passione per la vela in visita a Luna Rossa, o di chi vola a Parigi per motivi suoi, che riesce poi a trasformare in motivi istituzionali con aereo di stato, mi sono chiesto tante volte perché sono sempre andato a lavorare con mezzi miei e senza scorta… anche se il mio stipendio non era da onorevole.
Come da alcune uscite concludo amaramente: “così va il mondo, o meglio va l’Italia”. Quando i miei venticinque lettori mi leggeranno, se saranno arrivati fin qui, sarò di ritorno da un breve momento di vacanza; spero che i giornali o i telegiornali non mi rovinino ulteriormente il fegato. A chi deve ancora recarsi in vacanza auguro veramente di cuore di accontentarsi di quanto auguravano i nostri vecchi per essere felici: serenità, amicizie disinteressate, un bel bicchier di vino e un po’ d’amore.
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