PEDOFILIA, AMORE E AFFINI
                                 di Omar Gabbiadini

     Carissimi lettori un altro anno se n’è andato e ormai all’orizzonte, nel momento in cui scrivo, ecco intravedersi il 2008. L’anno passato è stato caratterizzato da molti avvenimenti particolari, alcuni piacevoli altri a dir poco raccapriccianti. Fra questi ultimi non alludo solo alle vicissitudine legate al nostro Governo… Permettetemi questa battuta.
     Che buona parte delle persone siano diventate un pochetto matte è un dato di fatto. Sono aumentati notevolmente gli stupri, le rapine, le morti famigliari a seguito di omicidi, ma soprattutto l’opinione pubblica lotta contro una nuova piaga alla luce del sole: la pedofilia. Centinaia di piccole creature indifese vengono seviziate. Bambini stuprati, filmati e uccisi. Sì signori, uccisi, e con tre mila euro si può acquistarne il filmino! Assurdo ed inaccettabile!
     L’allarme era stato lanciato da tempo. Molte creature vengono rapite e spariscono nel nulla, nel silenzio e nella consapevolezza di chi sta zitto ed è a conoscenza di tutto. In Italia ogni anno vengono dichiarati scomparsi oltre duemila minori. Molti vengono ritrovati dalle Forze dell’Ordine, molti ritornano a casa da soli, ma nel 1996 il Ministero dell’Interno ha dichiarato 2.391 minori scomparsi. Sono cifre da capogiro. Non credo che nessuno parli, che nessuno sappia. È Natale e forse una volta all’anno si dice che si diventa più buoni. Ma proprio tutti? Perché non riesci a diventare più buono tu che hai appena fotografato un fanciullo di 2 mesi? O peggio giocato con una bimba di due anni al dottore? Eppure il perbenismo dilaga.
     L’opinione pubblica accusa per due o tre mesi. Accusa chi è innocente e lascia nell’ombra il colpevole. Sai poverino ha sbagliato, oppure è di moda ora essere pazzi. Mi dichiaro pazzo e il gioco è fatto. Ho le attenuanti e se proprio mi va male passo qualche mese in qualche albergo, anzi scusate, nel “luogo idoneo alla cura”. E poi via di nuovo a cercare la mia preda. Dov’è finito il buon senso, dov’è finita la voglia e il dovere di prenderci cura dei nostri piccoli? Abbiamo il dovere di proteggerli. Mi domando sempre, cambiando discorso, perché prendersela con chi è più debole?
     Mi è capitato di recente di parlare con una persona che ha subito un abuso sessuale. Una donna violentata mentre tornava a casa dopo una festa. Facile prendersela con chi non riesce a reagire in modo pari a te. Facile sfogare la propria rabbia su di una persona che non può difendersi, che non può affrontarti.