FESTA DI PRIMAVERA A MARNE: NATURA, ARTE E TRADIZIONI
di Cristina Mascheroni e G.P.Vavassori
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“Non è che c’è solo la città di Bergamo per divertirsi…” ci siamo sempre chiesti. In effetti è risaputo, ma è vero anche che dalla città giungono più facilmente degli inviti e vi sono in continuazione attrazioni. È, diciamo, un’anomalia della stampa locale, non a torto probabilmente; questa volta, allora, in controtendenza, per svagarci abbiamo scelto un luogo della provincia bergamasca, dal quale, sicuramente in virtù degli amici che lì abbiamo, ci è giunto un invito per la “Festa di primavera” di Marne.
La provincia bergamasca, lo diciamo per coloro che non la conoscono, è veramente straordinaria. È natura, arte e tradizioni insieme. È facile dirlo, ma siamo pronti anche a dimostrarlo. Nella stessa giornata di domenica 20 aprile 2008, abbiamo innanzitutto goduto della bellezza della natura che il Fiume Brembo offre, seppur un po’ malato, come ci ha raccontato Marino Falchetti del PLIS Basso Brembo nell’intervista del marzo scorso. Dalla piazza di Marne, in direzione del noto Castello Colleoni, di fianco alla chiesa parrocchiale dedicata a
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San Bartolomeo, troviamo una scalinata di ciottoli, tappezzata d’erba, che conduce ad una piccola nicchia a raso del fiume. Da lì è possibile sentire lo scorrere dell’acqua e, con un pizzico di fortuna, cogliere il balzo fuori dall’acqua di un grosso pesce, come se volesse o sperasse di |
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spiccare il volo; il momento è così casuale e breve che solo un esperto sarebbe in grado di distinguere il tipo di pesce, ma a noi basta sapere che ce ne sono molti.
Risalendo la scalinata, giunti in cima, è impossibile non notare la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, la quale non poteva essere vista prima solo dai più distratti. Qui si passa dalla natura all’arte, l’arte di costruire, di abbellire, di ornare, in un periodo storico, quello romanico, dove il termine arte si lega indissolubilmente con la storia. Su questa storia, appunto, sui resti di una antica chiesa romanica, è nata la parrocchia del paese, ma senza cancellare completamente le origini. Nella parte posteriore, infatti, è possibile vedere |
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