ancora l’antica abside.
Dalla storia alle tradizioni il passo è brevissimo. Soprassedendo alla classica motivazione per la quale le bancarelle sorgono nei pressi delle feste, “vendere”,
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dribblando fra di esse, in mezzo alla gente, è possibile scorgere affascinati qualche artigiano, nel vero senso del termine, non da Camera di Commercio. C’è chi modella a mano il legno, chi dipinge, chi restaura e chi scolpisce un orologio |
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nella pietra, rigorosamente a mano. La naturalezza con la quale queste persone, ovviamente non di primo pelo, modellano la “materia”, fa apparire semplice ciò che fanno, invece è frutto di grande manualità ed esperienza. Purtroppo oggi i giovani non amano sporcarsi le mani, |
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non hanno tempo di imparare. E poi c’è la festa, la Festa di primavera, dove a mezzogiorno c’è salame e polenta nostrani da assaporare gratuitamente. Ci sono i volontari, che oltre a riempirti il piatto, te lo porgono con un gran sorriso.
Il tempo scorreva veloce ed intanto la gente aumentava, anche per lo spettacolo che sarebbe seguito. Abbiamo parlato di tradizione e lo “spettacolo di paese” è la tradizione di ogni festa di paese, se poi è dedicato soprattutto ai |
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