causa di questo, vennero istituiti dalla Commissione europea, ufficializzandoli il 30 aprile 2004 con la Direttiva 2004/54/CE che sancisce i requisiti minimi di sicurezza delle gallerie stradali europee. Già nel 2001, dopo l’incidente del tunnel Tauern, in Austria, nel 1999, 12 vittime, e del San Gottardo, in Svizzera, nel 2001, 11 morti, la Commissione aveva annunciato nel Libro Bianco intitolato “La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte” delle decisioni in merito. In seguito, si stabilirono i requisiti minimi delle gallerie della rete stradale transeuropea, la TEN, ovvero tutte quelle strade di grande comunicazione fra gli Stati membri dell’Unione europea, quelle, cioè, che sono fondamentali per la comunicazione, i trasporti delle merci ed il normale sviluppo dell’economia di un Paese. Con la TEN si muovono la metà delle merci e dei passeggeri dell’Europa. Nella TEN vi sono ben 512 gallerie, delle quali, la maggior parte sono proprio italiane.
     Fanno parte della TEN tutte quelle gallerie in servizio, in costruzione o in progetto con lunghezza superiore a 500 metri. Esse vengono classificate in funzione del tipo di galleria e di traffico, del volume di traffico e, naturalmente, della loro lunghezza, prevedendo così 5 livelli, di cui il primo è quello che richiede i requisiti massimi di sicurezza. La costruzione di gallerie a canna singola è giustificata solo se le previsioni a lungo termine indicano che il volume del traffico resterà moderato. Per le gallerie di livello I e II a circolazione bi-direzionale è obbligatoria la costruzione di vie di fuga o gallerie di sicurezza speciali. Le gallerie a canna singola a circolazione bi-direzionale devono essere munite di ventilazione trasversale e/o semi trasversale con possibilità di scarico. La ventilazione longitudinale che convoglia il fumo in una direzione può essere usata in queste gallerie solo quando le condizioni di traffico consentono ai veicoli non coinvolti in un congestionamento stradale di uscire dalla galleria. Se le condizioni locali evidenziano che le disposizioni precedenti sono insufficienti, si costruiscono brevi gallerie di fuga perpendicolari con sbocco all'esterno o una galleria parallela di sicurezza con aperture di comunicazione a intervalli massimi di 500 metri per permettere agli utenti di mettersi in salvo. Non devono essere costruiti rifugi privi di uscita sulle vie di fuga verso l'esterno. La distanza tra le piazzole non deve essere superiore a 1.000 metri.
     Vi sono inoltre disposizioni supplementari per:
- Gallerie a doppia canna: in caso di sinistro l'altra canna è utilizzata come via di fuga e arteria di soccorso. Gallerie di comunicazione per i pedoni devono

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