Ferroviaria, pertanto si chiede di verificare la possibilità di realizzare aree boscate e/o attrezzate di dimensioni proporzionali alla pressione che l’infrastruttura genererà sulla zona, da realizzarsi anche all’esterno del perimetro del Parco.
Delle opere di mitigazione ambientale non si è ancora discusso molto: i Comuni sollecitano un incontro per la valutazione delle esigenze e per avere la presentazione delle linee guida dei progetti che Pedemontana ha previsto per dette opere.
La nota si chiude con l’augurio che il progetto così come stato presentato all’inizio (un nuovo modo di costruire un’autostrada) non perda di genuinità diventando così un’opera di difficile realizzazione, causa logica “del risparmio a tutti i costi” accelerando la costruzione per “recuperare il tempo perduto”: è risaputo, le cose fatte di fretta non sono certo le migliori. Vi riportiamo di seguito la frase conclusiva della nota, che riassume in sé lo spirito con il quale è stata redatta: “Siamo convinti che la Società Pedemontana abbia risorse, mezzi e intelligenza per realizzare un’opera davvero diversa da una semplice autostrada, ma un intervento che, complessivamente, vada a migliorare il territorio che attraversa”.
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