importante funzione ricreativa: un’oasi verde dove le persone possono andare a rilassarsi e a riposare dopo lo stress settimanale dei nostri centri abitati. L’anno scorso abbiamo approvato un percorso di sentieri ciclo-pedonali che attraversano il Parco e, nello stesso tempo, mettono in rete tutti i Comuni aderenti; il progetto globale prevede un esborso di quasi 800.000 euro, l’anno scorso abbiamo finanziato con 200.000 euro la realizzazione del primo lotto di sentieri ciclabili e pedonali, mentre quest’anno ne useremo altri 180.000, in quanto le risorse
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finanziarie che utilizziamo sono prevalentemente quelle dei Comuni, anche se cerchiamo di coinvolgere la Regione Lombardia e la Provincia affinché ci diano una mano. Il secondo progetto, finanziato con 240.000 euro, è quello della creazione di alcune aule ambientali. Abbiamo affidato all’associazione ‘CercaBrembo’ la progettazione e la realizzazione di queste aule che saranno così composte: ad Osio Sotto creeremo ‘l’aula del Vivaio’, un vivaio vero e proprio di circa 10.000 mq all’interno del quale, attraverso l’aiuto di volontari, |
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dell’associazione ‘CercaBrembo’ e con il coinvolgimento delle scuole, faremo crescere delle piante destinate al Parco; ad Osio Sopra, in collaborazione con alcuni agricoltori, creeremo una ‘aula della semina’, sempre aiutati dagli alunni delle scuole; a Dalmine, in zona Belvedere, faremo ‘l’aula del fiume’, un luogo dove poter osservare il Brembo in tutti i suoi aspetti, morfologici e naturali, un insieme di pedane di osservazione e di pannelli esplicativi riguardanti la fauna e la flora del fiume, mentre tra Filago e Madone, proprio per la presenza di molti animali ed uccelli, creeremo ‘l’aula della fauna’, un luogo di osservazione faunistica.
Infine, oltre all’aspetto arboreo-faunistico del parco, daremo vita ad un itinerario storico-culturale che valorizzi gli importanti resti presenti sul nostro territorio relativi all’epoca romanica. In questa zona vi sono testimonianze significative dell’epoca, per esempio il Castello di Marne, la chiesetta romanica di San Bartolomeo o quella di Santa Giulia a Bonate Sotto, visitate da moltissime persone. In contrapposizione ai resti archeologici del passato, dall’altra parte del fiume abbiamo anche un’importante testimonianza di archeologia industriale |
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