problemi che il territorio adiacente all’aeroporto subisce ormai da molti anni, rappresentati sia dalla necessità di coabitare con l’inquinamento acustico e ambientale generato dal traffico aereo, sia dall’annessa esigenza di individuare e coordinare i criteri di sicurezza per il sorvolo e, più semplicemente, dalla densità abitativa della zona in costante allargamento. L’intervento di riconversione della Molini Moretti rappresenta, quindi, un ulteriore esempio di come la finalità dell’amministrazione sia quella, più generale, di trasformare i quartieri periferici in nuclei autonomi e popolati, dotandoli di tutte le strutture necessarie per renderli alternativi al centro urbano ma complementari allo stesso.
     Gli interventi sul territorio hanno la tendenza, però, ad essere apprezzati da un esiguo numero di residenti, che scorgono negli investimenti edilizi lo scopo di procedere a massicce edificazioni senza tener conto di vincoli preesistenti ma ignorati o, peggio ancora, dell’impatto ambientale. Un analogo esempio è quello dell’area della ex Magrini, sulla quale si è costruito a tempo di record, obiettivo che, però, ha consegnato alla città, sulla parte che si affaccia a ridosso della via S. Bernardino, un colosso prefabbricato di dubbio gusto. L’esigenza di massimizzare i profitti, ricavando spazi per insediamenti commerciali o per il terziario, sembra quindi determinare scelte che penalizzano e pregiudicano l’estetica ambientale, caratteristica che un’oculata amministrazione dovrebbe perseguire e tutelare nell’interesse della collettività. Ciò è determinato dal fatto che il mercato immobiliare non ha, infatti, ancora esaurito la propria spinta edificatoria che è sollecitata soprattutto dalla dismissione di superfici industriali oggetto di riconversioni e dalla necessità di dotare la città di complessi adibiti non solo agli usi residenziali.
     Il caso di Campagnola, invece, va inquadrato nell’ambito di una significativa riqualificazione del quartiere, in parte già avvenuta, che è ormai diventato una zona cuscinetto tra il centro cittadino e l’area aeroportuale e commerciale che sorge nel comune di Orio al serio. Bergamo, del resto, è una città in costante espansione, sia per la propria vocazione commerciale e industriale sia per il fatto di costituire l’alternativa alle aree metropolitane, fungendo da richiamo territoriale anche per la suggestiva cornice ambientale di cui essa è caratterizzata. Tra l’altro, circostanza non trascurabile, la crescita dei quartieri ormai non più qualificabili come periferici, è determinata non solo dall’accessibilità delle zone limitrofe alle grandi vie di comunicazione e collegamento, ma anche dalla facilità di reperire soluzioni abitative moderne con oneri di acquisto più contenuti e meno gravosi sul bilancio familiare.
     La collettività dovrà, quindi, realisticamente arrendersi alle scelte di amministratori ed investitori, dal momento che difficilmente si potrà pensare di arginare interventi di riqualificazione che, in ossequio al principio della domanda-offerta, si rendono necessari in virtù di un territorio in trasformazione.

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