fatta trascinare nella trappola delle degenerazioni post industriali. Dal momento che proprio l’industria ha saputo diversificare, delocalizzare ed internazionalizzare la produzione, e prova ne è data dall’affermazione extraterritoriale dei grandi gruppi come Italcementi, Gewiss, Radici, Brembo e via discorrendo, si pone, oggi più che mai, l’imperativo categorico di sfruttare un altro grande evento, l’Expo 2015, occasione straordinaria per “fare ancora di più sistema” e per cogliere le innumerevoli opportunità concesse da un avvenimento di tale portata. Città e provincia, non più genuflesse al cospetto di realtà tradizionalmente e politicamente più influenti, hanno ora stimoli, capacità e virtù per tradurre in concreto i nuovi progetti e i presupposti per ben operare non mancano con buona pace di corregionali in declino.
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