RIQUALIFICAZIONE ARCHITETTONICA DI BERGAMO
                                 di Pierluigi Piromalli

     Tra le iniziative deliberate da Palazzo Frizzoni a sostegno di una città in via di trasformazione, meritano di essere citate sia quella denominata “Bergamo si fa bella”, pubblicizzata in pompa magna e finalizzata a portare a conoscenza della popolazione la natura e la tipologia delle opere ritenute essenziali e non differibili per la città, sia quella battezzata come “I luoghi della cultura”, campagna che si concentra nella direzione di tutelare il patrimonio artistico ed architettonico di Bergamo. L’amministrazione Bruni ha dato quindi corso a due ordini di interventi: il primo relativo alle priorità rivolte all’ammodernamento delle infrastrutture cittadine e all’individuazione di aree destinate ad energiche riqualificazioni territoriali e ambientali, ovvero a quelle opere che rappresentano le tappe obbligate per consentire alla comunità orobica di dotarsi degli strumenti necessari per adeguarsi alla contemporaneità; il secondo concernente il recupero dell’architettura storica cittadina e dei suoi principali monumenti di riferimento. Infatti, a margine delle iniziative concepite per realizzare il progetto della Grande Bergamo e per rafforzare la presenza di grandi presidi pubblici (vedasi il nuovo Ospedale in fase di costruzione), si è reso necessario, da parte dell’amministrazione, garantire anche la salvaguardia del patrimonio storico della città, sottoposto al logoramento del tempo. Sotto tale ultimo profilo, tralasciando per ovvi motivi di illustrare la bontà dei grandi progetti infrastrutturali in corso di realizzazione e che solleciteranno discussioni, formazioni di comitati e tavoli di confronto, vale la pena soffermarsi su alcuni dei più significativi interventi di restauro che coinvolgono i monumenti cittadini.
     Parafrasando la volontà dell’amministrazione, si può affermare che la necessità di destinare risorse per il recupero dei simboli storici urbani non nasca solo da una volontà conservativa, ma dalla consapevolezza di voler valorizzare un territorio e i suoi punti di riferimento e, in questo, Città Alta ha il privilegio di potersi confrontare con pari realtà nazionali che richiamano grandi masse turistiche, vera fonte di ricchezza locale. Proprio nel borgo storico si sono concentrati i maggiori sforzi della municipalità, come nel caso della Torre Civica, altrimenti nota come il “Campanone”, pittoresco quanto affascinante sito storico immerso nel nucleo antico che trasuda di atmosfere molto coinvolgenti. Il Campanone, da poco restituito alla cittadinanza con la dotazione di un ascensore completamente rinnovato, che consente di raggiungere l’apice della torre per gustare l’impareggiabile panorama a 360° che abbraccia la città bassa e i territori delle province confinanti, rappresenta, nell’immaginario collettivo

      pagina 01 di 02
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Bergamo, Città Alta, Bergamo si fa bella, I luoghi della cultura, Progetti, Rinnovamento, Ristrutturazione, Centro, Storico, Amministrazione