IL RISPETTO DELLE REGOLE PER UNA PERFETTA CRESCITA DEI FIGLI
di Enrico Caruso
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Dove è finita oggi la normatività? Cosa sta succedendo nelle famiglie? Perché ad ogni richiesta dei figli i genitori si affaticano nell’esercitare la loro autorità, cadendo spesso nel permissivismo? Un bimbo senza regole presenta diversi rischi evolutivi. Anzitutto diventa importante il rispetto delle regole all’interno della coppia famigliare, imparando ad ascoltare i figli, senza dover soccombere a richieste inaudite o a permettere libertarismi quando l’età psicologica non consente ancora la criticità della realtà.
Attualmente, molti sono i genitori che, pur avendo molte conoscenze in materia educativa, non hanno elaborato un progetto formativo che sia in sintonia con le esigenze dei figli. In assenza del progetto educativo, l’esercizio della potestà parentale poggia in genere o sull’autoritarismo o sul liberalismo, due deformazioni della medesima, le quali non favoriscono certo il divenire, anzi, l’ostacolano e talvolta lo perturbano. Il padre, come ogni istituzione educativa, deve anzitutto formare un uomo per equipaggiarlo, affinché questo possa affrontare le responsabilità e le normali frustrazioni della vita.
Jacques Maritain (1984) nell’individuare i sette errori dell’educazione (misconoscimento dei fini, false idee riguardo al fine, pragmatismo, sociologismo, intellettualismo e volontarismo) e criticando il sociologismo educativo, rileva quanto segue: “l’essenza dell’educazione non consiste infatti nell’educare un futuro cittadino alle condizioni e interazioni della vita sociale, ma prima di tutto nel fare un uomo e con ciò preparare un cittadino. (…) Per essere un buon cittadino e un uomo civile, ciò che innanzitutto importa è quel centro interiore, quella sorgente viva che è la coscienza personale da cui sorgono insieme gli ideali e la generosità, il senso della legge e il senso dell’amicizia, il rispetto per gli altri e, al tempo stesso, una indipendenza fermamente radicata nei confronti dell’opinione pubblica. (…) Disgraziato quel adolescente che non conosce i godimenti dello spirito e non esulta per la gioia della conoscenza, della bellezza, per l’entusiasmo delle idee, per l’esperienza vivificante dei primi moti del cuore, delizie tutte ed esultanze che traboccano dalla sapienza e dalla poesia. I fastidi e le fatiche delle cose umane verranno anche troppo presto; essere gravato del loro pensiero è compito dell’adulto” (L’educazione al bivio, Brescia 1984, Editrice La Scuola, pagine 332-333).
La pedagogia moderna, oltre a delineare gli effetti nefasti dell’assenza della normatività, mette in luce l’importanza della coppia genitoriale nella
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