LA DEPRESSIONE NEI BAMBINI
                                  di Enrico Caruso

     È chiuso, non parla… cosa fare? Cosa avrà? Spesso i sintomi depressivi del bambino si nascondono alla sensibilità del genitore o, paradossalmente, anche il professionista alcune volte non riesce a diagnosticare tale patologia, oppure tende a sottovalutarla. In questi bambini spesso l’umore può essere irritabile anziché depresso. Durante i periodi di umore depresso possono essere presenti sintomi addizionali quali: iporessia o iperfagia, insonnia o ipersonnia, ridotta energia o affaticabilità, bassa autostima, scarsa capacità di concentrazione o difficoltà nel prendere decisioni e sentimenti di disperazione. In questi bimbi sono rivenibili anche riduzione degli interessi, con accentuata autocritica: sovente si vedono come non interessanti o incapaci.
     Nei bambini il Disturbo Distimico, così chiamato in termini tecnici, può essere associato con il Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività, il Disturbo della Condotta, i Disturbi d’Ansia, i Disturbi dell’Apprendimento ed il Ritardo Mentale. Tale disturbo si presenta allo stesso modo in entrambi i sessi e spesso determina compromissione delle prestazioni scolastiche e delle interazioni sociali. I bimbi e gli adolescenti con Disturbo Distimico sono solitamente irritabili ed eccentrici, oltre che depressi, hanno una bassa autostima e scarse capacità sociali, con un grosso pessimismo di fondo. Si stima che circa il 3% dei bambini soffre di depressione: quando viene diagnosticata, diventa necessario intraprendere una psicoterapia famigliare o una psicoterapia infantile, che prenderà in carico il bambino; oltre al lavoro psicoterapico, si consiglierà una visita presso un neuropsichiatra infantile per l’eventuale somministrazione di antidepressivi. I sintomi che segnalano la presenza di depressione sono: malinconia, ipersonno o mancanza di sonno, difficoltà a relazionarsi o di giocare, mutismo, agitazione, sproloquio, aggressività incontrollata, malesseri fisici, poca energia, idee sulla morte.
     Prendendo in esame alcune ricerche straniere si è notato come l’assenza o il mancato coinvolgimento del genitore nell’educazione del figlio diventa un precursore per l’instaurarsi della depressione nel figlio. Jackson A.P. (1999) esamina la correlazione tra bambini in età prescolare e l’influenza dell’assenza paterna di padri non residenti in casa: dalla ricerca si evince come l’assenza paterna determini nelle madri e nei bambini sintomi depressivi Marshall D.B., English D.J., Stewart A.J. (2001). Studiando la correlazione tra bambino e figura paterna mediante un campione di famiglie seguite dai servizi sociali, sono

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