72.000 EURO PER COSTRUIRE UN'IMMAGINE… ELETTORALE
                                             di Graziano Paolo Vavassori

     Dopo oltre un anno di assenteismo e ad un anno circa dalle prossime elezioni amministrative torniamo a parlare di politica locale in senso stretto. Non è per questo ultimo motivo che abbiamo ripreso le fila, ma fondamentalmente non è importante… quel che conta è poterlo fare ogni mese in quanto la carne la fuoco è abbondante.
     La caduta del Governo Prodi ha seminato preoccupazioni anche presso la Maggioranza di Palafrizzoni. È comprensibile, non solo per questioni di simbolo, ma anche per una sorta di emulazione locale, che ha portato ad un incremento delle tasse comunali, quelle che per inciso pendono sulla testa dei bergamasci, di oltre il 12%. Per essere più chiari, a fronte di una media nazionale di 434,00 euro pro capite, il cittadino bergamasco ne paga 550 l’anno. Se non avete letto i quotidiani locali non ci sono problemi, già le prime pagine mostravano a caratteri cubitali “Bruni come Prodi, record di tasse”. I numeri non mentono, si sa, anche se qualcuno sostiene che possono essere interpretati diversamente… altri, di fronte ai manifesti incollati nelle piazze della città, potrebbero dire che è vero lo slogan “Diminuire le tasse senza diminuire i servizi” con di fianco il logo “Lista Bruni” ed una postilla a piè di cartellone “questo è il risultato di una politica contro gli sprechi e degli utili di BAS-ASM”. Le tasse sono aumentate, non si discute, i servizi non sono migliorati e non sempre sono rimasti nemmeno allo stesso livello, sugli utili BAS-ASM ci sarebbe da discutere, ma il capogruppo di Alleanza Nazionale (forse dovremmo già dire del PDL) non ha dubbi: “il manifesto della lista Bruni dice il falso”. In effetti, dopo quattro anni di amministrazione i conti dovrebbero essere stati messi a posto e se le loro intenzioni fossero quelle pubblicizzate avrebbero già dovuto operare in questo senso. Non credete?
     Comunque si può correre ai ripari, devono avere pensato, nel senso che, a fronte di una figuraccia del Governo Prodi e delle future conseguenze delle prossime elezioni politiche, è possibile costruirsi una immagine positiva attraverso la televisione, facendo, detto fuori dai denti, “propaganda elettorale”. La Maggioranza bergamasca ha infatti commissionato a Bergamo Sat 24 puntate che stanno e andranno in onda, sia sul satellite sia su TV Bergamo, con una programmazione di due ogni mese, fino a fine 2008. Chiaramente la Minoranza ha gridato allo scandalo, sostenendo che Bruni si sta facendo pubblicità

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