LA LEGA NORD SBANCA ANCHE A BERGAMO
di Daniele Belotti
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Se l’epicentro di queste ultime elezioni è stato Montecitorio, i danni, a sinistra, si sono registrati anche alla “periferia dell’Impero Romano”. Ovvero a Bergamo.
Bruni e compagni, infatti, hanno sempre preso a modello i cugini bresciani, da quasi vent’anni con una guida di centrosinistra, ma il tracollo del candidato sindaco Del Bono, sostenuto, fra l’altro, non solo dal Pd, ma anche dalla sinistra radicale, ha creato un certo panico tra le stanze di PalaFrizzoni.
Bruni, è bene ricordarlo, è stato eletto nel 2004 sfruttando un errore tattico (bisogna ammetterlo) della Lega e del Centrodestra che, al primo turno, si
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presentarono divisi per colpa della V colonna ulivista all’interno della Casa delle Libertà (ogni riferimento al presidente della Provincia Valerio Bettoni è puramente voluto). Da allora, però, ad ogni elezione la maggioranza di centrosinistra a Palazzo Frizzoni si è rivelata politicamente una minoranza, schiacciata prima alle regionali del 2005 (45,4% contro il 33% di Ulivo più Rifondazione), poi alle politiche 2006 (55,69% rispetto al 44,31% dell’Unione) e ora di nuovo alle politiche (51% a 36%).
Nonostante questo dato inequivocabile, rafforzato dall’exploit della Lega Nord che in città ha raddoppiato i propri voti passando dal 10% del 2006 al 20% attuale, la giunta Bruni insiste nella sua politica |
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filoislamica, nella sua supponenza culturale radical chic e nella sua pervicace spremitura fiscale dei contribuenti.
“Caro Bruni e cari compagni, ma non vi siete chiesti perché il centrodestra avanza così tanto, mentre voi arretrate e addirittura i veterocomunismi della Sinistra Arcobaleno si estinguono? Forse non avete ancora capito che la vostra |
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