politica buonista, che non considera in alcun modo la sicurezza (avete eliminato i vigili di quartiere, non vedete l’ora di eliminare le telecamere, elogiate gli indulti, siete amorfi nel sollecitare il potenziamento delle forze dell’ordine a Bergamo), che pensa prima di tutto a privilegiare gli immigrati, con gli assessori Carnevali e Macario specializzati nel “regalare” case popolari a Rom ed extracomunitari, che promette a ripetizione di concedere il voto agli stranieri, che invita i clandestini a venire a sposarsi a PalaFrizzoni per riuscire, truffando, a raccattare la cittadinanza italiana, che disprezza la cultura locale sull’onda multietnica tanto cara ai salottieri radical chic, ha nauseato i cittadini padani e in particolare i bergamaschi?”
Una giunta che si professa ambientalista e poi copre la città di duemilioni di metricubi di cemento; un sindaco che si fa in quattro per liberare un marocchino condannato nel suo paese per fondamentalismo islamico; una maggioranza, presentatasi come moderata, e che invece si è fatta continuamente condizionare dalla sinistra più radicale e ideologica (ma anche poltronaia!); una coalizione che ha pensato prima di tutto all’occupazione selvaggia di ogni tipo di poltrona e incarico. Tutto questo poteva passare inosservato ai cittadini bergamaschi?
Ma queste elezioni hanno anche portato, dopo Misiani, un altro assessore a Montecitorio. Con l’elezione di Sergio Piffari, Bruni si gioca quel briciolo di credibilità che gli resta. A inizio mandato il sindaco aveva garantito che non avrebbe voluto in giunta assessori con incarichi politici. E così la Carnevali e Misiani si erano dimessi rispettivi da segretario cittadino e provinciale dei Ds. Poi Misiani, una volta eletto deputato, aveva lasciato il suo incarico di assessore. Piffari, invece, non solo non si è dimesso da coordinatore regionale dell’Italia dei Valori, ma ha già dichiarato che resterà anche assessore nonostante l’impegno romano.
“Ci scusi, sindaco, può spiegare ai cittadini se per l’ennesima volta si rimangerà le parole oppure avrà la forza (e il coraggio) di essere coerente anche con il neo onorevole Piffari?”
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