Buttafava mi aveva portato a collaborare anche con un settimanale storico per quei tempi, “Epoca”, in qualità di inviato. Furono anni duri ma entusiasmanti, scrivevo i pezzi nelle redazioni e vi lavoravo senza essere assunto direttamente; allora eravamo l’equivalente dei nostri collaboratori occasionali di oggi, e si apprendevano i rudimenti di una bella professione qual è il giornalismo. In quegl’anni si faceva del buon giornalismo di qualità, un’informazione ben fatta ed interessante. Ho imparato molto in queste due redazioni.”
     “Successivamente, nel 1978, ho iniziato a lavorare al quotidiano ‘Il Giornale’, allora diretto da Indro Montanelli, ricoprendo il ruolo di redattore e di inviato culturale. Anche questi furono anni entusiasmanti, una grande scuola di vita e non solo. Ho lavorato in Piazza Cavour fino al 1993, anno nel quale ho conosciuto Andreina Vanni, allora direttrice di ‘Meridiani’, dell’editore Domus, e mi sono buttato in questa nuova avventura. Entrato a far parte della squadra dell’Editoriale Domus, ho iniziato la mia collaborazione con loro fino a diventare capo-redattore prima, direttore della rivista ‘Meridiani’ in seguito, nel 1999. Questa fantastica esperienza lavorativa è continuata fino al 2003, anno nel quale ho deciso di mettermi ‘in proprio’. Da allora, mi sono dedicato intensamente alla mia attività di scrittore/giornalista ed ho iniziato, con ‘Il Mattino’ di Napoli, anche una collaborazione la quale mi dà tante soddisfazioni ancora oggi.”
     Da giornalista a scrittore: quale è stata la motivazione di questo cambiamento?
     “In realtà le due professioni vanno a braccetto…”, ci risponde Massimo con un sorriso crescente, quasi a farci intendere che sia una quanto l’altra professione, se mai possano essere considerate ben distinte, rappresentano una passione inesauribile per lui. “Ricordo che durante il periodo di collaborazione con ‘Il Giornale’ ho dato alle stampe il mio primo libro anche se, in realtà, più che di un libro si trattava di un’antologia: questa mia polivalenza, questo mio amore per la scrittura e per l’informazione sono stati alcuni dei motivi per i quali Indro Montanelli mi ha assunto in redazione. Il libro si intitolava ‘Il quotidiano come nasce’. Sulla copertina si può vedere la rotativa di stampa dove usciva ‘Il Giornale’; in esso vi raccontavo per filo e per segno come nasce un quotidiano, quali sono i processi che portano alla scelta degli articoli, alla loro impaginazione, fino alla stampa finale, quando il giornale è pronto per andare in edicola, una specie di ‘dietro alla quinte’ di un quotidiano per spiegare a tutti, in modo semplice, come nasce ciò che migliaia di persone leggono giornalmente.”

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Intervista, Massimo, Jevolella, Ievolella, Direttore, Meridiani, Libro, Rawâ, Mal di Denti, Red, Il Giornale, Il Mattino