Le è piaciuto lavorare con loro, le hanno dato soddisfazioni?
     “Certamente, anche se da loro pretendo ancora di più perché sono sicurissimo che hanno tuttora tanto da dare al loro pubblico.”
     Una sua opinione sulla gara di domani. Sappiamo già che sarà quasi impossibile vincere, la band è troppo “piccola” e la concorrenza è fortissima… come pensa che andrà la competizione?
     “Già, è difficile, la concorrenza è spietata, poi bisogna considerare che saranno in gara band con esperienze e storie “importanti” alle spalle, difficili da battere. Inoltre, devo ammettere che, nonostante l’impegno dei ragazzi e i miei insegnamenti, ci sono ancora tanti, troppi errori che vengono commessi. Piccoli errori che, presi da soli, non vengono visti, ma quando la band è tutta insieme, sul campo, tanti piccoli errori diventano un solo grande errore, ben visibile soprattutto a chi li deve giudicare.”
     Progetti per l’anno prossimo, collaborerà ancora con MillenniuM?
     “Certamente, continuerò a collaborare con loro. L’anno prossimo organizzeremo un nuovo spettacolo, ma il mio ruolo sarà più di insegnante che di show designer: voglio insegnare loro la tecnica, come marciare, come muoversi. Il nostro rapporto si evolverà, io trasmetterò loro le mie conoscenze, ma anche loro sapranno insegnarmi come essere un miglior insegnante e, di conseguenza, uno show designer! Uno scambio di idee e opinioni reciproco.”
     È la prima volta che lavora con un gruppo italiano?
     “Sì, e devo ammettere che il linguaggio è lo scoglio più grande per me. A volte mi rendo conto che ho voglia di parlare, comunicare con loro, ho tanto da dire, ma le mie parole (in inglese n.d.r.) rimangono come sospese nell’aria, tanti bla bla bla… mi guardano con aria attonita e pensano: ‘cosa vuole questo da me?’ Poi mi dicono: ‘Ok Preston, abbiamo capito, è ok’. Fantastici ragazzi! Ogni tanto ci provo a dire qualcosa in italiano ma… penso che dovrò studiare anch’io molto per imparare la vostra lingua e per migliorare la mia comunicazione…”
     Beh, comunque sia, italiano o inglese, i ragazzi la ascoltano con molta attenzione quando parla…
     “Mah,” ci dice ridendo di gusto. “Comunque sia, ho intenzione di lavorare molto con loro, di trasmettere quanto è di mia conoscenza per portare questa band a dei livelli qualitativi alti. Devono marciare con passione, suonare con passione, ancora di più di adesso… Sono convinto che possono vincere, devono vincere, il loro futuro è da campioni, hanno la passione nel sangue che, mescolata alla musica, fa della MillenniuM non una semplice marching band, ma un gruppo di persone fantastiche che, insieme, possono fare grandi cose.”

        pagina 04 di 10
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Diario, Viaggio, MillenniuM, MillenniuM Drum & Bugle Corps, Europei, 2009, DCE, Drum Corps Europe, Finale, Italia, Kerkrade, Olanda