felice, che cosa ti costa? Costa la vita, ecco cosa costa. Costa tutto quel che si ha di sé, che si sa, che si conosce di se stessi. Il prezzo da pagare sei tu e non te ne rendi neanche conto.
     Maria ci ha confessato che ad un certo punto ha pensato di essere diventata pazza: "Mi svegliavo al mattino e non mi sentivo contenta di essere al mondo, e se devo essere onesta, non mi sentivo neppure viva. I giorni passavano e ruotavano intorno a lui, che aveva sempre qualcosa da farmi notare, c'era sempre qualcosa che non andava bene e che dovevo migliorare in me. Eppure fuori casa ricevevo degli apprezzamenti diversi: c'era chi mi diceva che ero una bella ragazza o chi apprezzava la mia saggezza, il mio equilibrio, in ufficio la mia intelligenza e il mio senso pratico. A casa, niente di tutto questo. Se esprimevo un'opinione, lui non era mai d'accordo con me e questo generava una discussione perché non era ammissibile che la pensassi diversamente. La verità ce l'aveva sempre lui in tasca, quel che dicevo io, o gli altri, era sbagliato. La supponenza che gli leggevo sul volto mi feriva. Mi guardava dall'alto al basso e spesso mi diceva che dovevo ringraziare di aver trovato uno come lui che mi avesse tolto dalla strada e mi avesse fatto diventare una donna di classe. Ovviamente non mi aveva trovato sulla strada ma a casa di mio padre, una casa accogliente e calda, una famiglia come tante altre dove ci si ama. A lui però non andava bene. I miei familiari erano i ‘terroni’ perché a casa mia c'era sempre confusione... la confusione di una casa aperta, la sana confusione di una famiglia che vive, ma per lui troppo da sopportare."
     Perché hai creduto di essere diventata pazza?
     "Non ho mai pianto tanto in vita mia come durante gli anni del matrimonio (10 anni), soprattutto i primi perché col tempo ho esaurito le lacrime. La media era di un pianto ogni due giorni. Quante notti trascorse accucciata su un fianco, nel letto, a piangere con lui che dormiva... quante volte in quelle notti ho avuto davanti agli occhi il sorriso di mio padre... Comunque, ad un certo punto mi chiedevo: Perché se tutti adorano mio marito, perché se lui è così perfetto, io non riesco a sopportarlo? Perché non riesco più a tollerare la sua vicinanza, il suo contatto. Perché nella testa mi riaffiorano solo i ricordi delle nostre discussioni passate, dei torti che ho subito e che credevo di aver superato? E perché tutto questo continuamente, mattina, pomeriggio, sera, notte, in continuazione fino al giorno dopo? Senza sosta... Forse sono diventata pazza?"
     E invece...?
     "E invece... tuttora non lo so. Forse un giorno si è accesa una lampadina nella

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