Come funziona il corso?
“È bellissimo. Più che un corso sono dei percorsi da fare in gruppo, elemento indispensabile di appoggio alla persona. Come si potrebbe immaginare, non è solo tecnico, anzi, la parte preponderante è a matrice psicologica. Si fanno degli esercizi basati sulla fiducia, sulla sintonia (di gruppo), si lavora su se stessi ed è bellissimo alla fine del corso vedere persone, che prima non si conoscevano, abbracciarsi felici. Nascono anche delle belle, grandi amicizie, le quali saranno la base sulla quale i claun si appoggeranno per svolgere il proprio lavoro negli
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me l’impatto opposto, spingermi a fare ancora di più. Ci sono situazioni molto tragiche, dolorose, come bambini ricoverati in rianimazione… ci sono state perdite che mi hanno fatto pensare, riflettere, domandami perché una bimba di quattordici anni deve morire per un tumore al cervello… Bisogna avere coraggio, per me la cosa più bella della vita sono i prossimi cinque minuti, se ti tolgono la speranza sei fregato…”
Evoluzioni nel futuro degli attuali progetti?
“Ambulaclaun nel futuro dovrà essere sostituita, necessiterà di interventi, vedremo. Per adesso non abbiamo intenzione di ampliare e crearne delle altre, piuttosto siamo alla ricerca di una sede per la nostra associazione o di uno sponsor che ci aiuti in questo senso. Mi spiego meglio: Ambulaclaun è una ambulanza per il trasporto malati di serie B (si occupa solo di trasporto, non di assistenza medica n.d.r.), ma, per quanto riguarda la sede della stessa, la legge non fa distinzione fra ambulanza di tipo A (trasporto malati) e una come la nostra. Pertanto, necessitiamo di una sede che rispetti determinati requisiti quali un accesso diretto ed indipendente, un locale idoneo dove poterla tenere, criteri di igiene rigorosi, in quanto trasporta sempre persone fragili dal punto di vista della salute, ecc. Un impegno economico abbastanza gravoso. Alcune |
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