superamento dei limiti di velocità (30,0%), parcheggio in doppia fila o sul marciapiede (25,1%), mancato uso delle cinture di sicurezza (23,6%), uso del cellulare senza viva-voce (17,6%) e proseguendo nella lettura della stessa si evince che il passaggio con il semaforo rosso corrisponde al 6,1%, il sorpasso a destra il 2,4%, mentre la guida in stato di ebbrezza appare in coda con lo 0,6%.
     È ovviamente giusto e corretto che gli enti locali e gli organi preposti si adoperino affinché il Codice della strada venga rispettato e questo a vantaggio della sicurezza e della vivibilità. Purtroppo, sulle nostre strade sono eccessivi gli incidenti, troppi i morti, e a volte i giornali paiono bollettini di guerra. L'Anvu, Associazione polizia locale d'Italia, ha elaborato delle stime totali: nel 2008 ci sono stati 597.832 incidenti, di cui 320 mila con feriti o morti. Una vera e propria strage. A fronte di questo ben vengano le contravvenzioni e in alcuni casi i provvedimenti disciplinari. La cosa certa è che per i Comuni la riscossione delle multe è spesso una voce molto attiva e appetitosa per le proprie casse. L’ACI ha reso noto, con un proprio comunicato stampa, che ogni anno nei capoluoghi di provincia italiani vengono elevate quasi dieci milioni di multe: più di 26 mila al giorno, 1.087 l'ora, 18 ogni minuto, contravvenzioni che costano agli 8,3 milioni di patentati ben un miliardo di euro l'anno, 132 euro in media per ogni automobilista. Secondo un'inchiesta del "Sole 24 ore" i Comuni incassano dalle multe 1,25 miliardi di euro l'anno. Tra l’altro, un provvedimento varato con decreto dello scorso 17 dicembre e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 30 dicembre ha previsto dal 1 gennaio 2009 “aggiornamenti degli importi delle sanzioni amministrative pecuniarie conseguenti a violazioni” ovvero multe più care che, secondo l'Istat, sono aumentate del 5% rispetto agli anni scorsi, con ritocchi che superano il tasso di inflazione. La multa per sosta vietata passa da 36 euro a 38, passare con il rosso da 138 a 143 euro, guidare con la patente scaduta da 2.168 a 2.263 euro, da 74 euro a 78 per chi occupa i posti riservati ai portatori di handicap e per coloro che parcheggiano sui marciapiedi, per chi guida senza cintura o usa il telefonino senza auricolare, la contravvenzione è passata da 70 a 74 euro. Costatando l’elevato numero dei ricorsi si evince comunque che chi riceve una multa spesso non si ritiene reo di una colpa, ma si considera vittima per una sanzione ingiustamente inflittagli e, alla luce di ciò, la multa viene spesso avvertita come una sorta di dazio o gabella.
     Parecchi fatti saliti agli onori della cronaca non fanno che consolidare questa sensazione; uno di questi riguarda un’indagine partita un anno fa e condotta dalla Guardia di Finanza di Milano per appurare la presenza di semafori truccati

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