doncamilliana, sperando che Bergamo in questo senso possa distaccarsi dal trend nazionale.
     Detesto i politici che demoliscono a priori quello che il predecessore di colore opposto ha fatto (comunque con i nostri soldi): per fare un esempio, ho ritenuto “folle” la rinuncia alla tangenziale Est già progettata e in parte finanziata dalla giunta Veneziani e credo che l’Avvocato Bruni abbia pagato molto salatamente questo conto in termini di consensi elettorali. I due neo-eletti dovranno quindi dimostrarsi capaci, misurandosi con i due uscenti, soprattutto sul piano delle opere pubbliche e della gestione del territorio.
     Tornando alla recente campagna elettorale, Tentorio ha cavalcato, a mio parere, pericolosamente, i malumori della Bergamo conservatrice e dei comitati di quartiere dei No (atteggiamento quello degli orticelli purtroppo in linea con il resto d’Italia che di solito non vuole mai nulla di nuovo a prescindere), dichiarando che non realizzerà l’ascensore di risalita per Città Alta di cui mi sono occupato nell’agosto del 2008. Inoltre, egli è intenzionato, quanto meno, a rivedere i progetti nell’area ex-Enel e delle ormai famose torri dell’area ex-Sace e spesso ha parlato di “stoppare” la cementificazione in città. Anche se condivisibile nella sostanza, è da verificare nella forma questo concetto, considerando che Bergamo e il suo territorio vivranno un aumento della densità di popolazione e di traffico notevole nei prossimi venti anni, una politica territoriale solo conservatrice potrebbe pregiudicare lo sviluppo economico e sociale della città da anni nel limbo tra la città provinciale sonnacchiosa e tranquilla ed una tra le maggiori produttrici di Pil pro-capite nazionale.
     Il nuovo sindaco Franco Tentorio ha dichiarato, in campagna elettorale, di essere interessato a riaprire il discorso della Tangenziale Est, opera di viabilità indispensabile in prospettiva futura per creare un anello completo intorno alla città, e di voler affrontare il nodo della Caserma Montelungo, la quale potrebbe diventare un edificio di interesse pubblico (nuova sede GAMeC?) annettendolo alla cittadella della cultura che si formerebbe intorno all’Accademia Carrara e al Parco Suardi. Su questo punto si sono incagliate quasi tutte le giunte precedenti, sarebbe un’ottima dimostrazione di forza ed efficienza se si riuscisse a sbrogliare questa annosa matassa…
     Per quanto riguarda il nuovo presidente della Provincia Ettore Pirovano, spero comprenda che la nuova sede della Provincia, progettata dal team guidato dalla star internazionale Arata Isozaki e lasciatagli in eredità dalla giunta uscente, rappresenta un’occasione storica per dotare Bergamo di un edificio significativo

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