collettività rappresentano, infatti, il trampolino di lancio della competitività, dall’altra, essi soli, non bastano se non sono coniugati alla tutela della sicurezza e della tranquillità. Bruni ha voluto richiamare l’attenzione della platea circa il contrasto al disagio sociale che, a suo giudizio, sarebbe responsabile proprio della mancanza di sicurezza, confermando ancora una volta di essere piuttosto allergico ad affrontare il problema da un’angolazione più ampia e la cui totale comprensione sfugge alla sua formazione politica ed ideologica.
Probabilmente, la buona volontà dell’attuale primo cittadino potrebbe non essere sufficiente a garantirne la riconferma se si pensa che, in questi anni, si sono levate urla di dolore e di lamento da parte della cittadinanza che ha sempre puntato il dito nei confronti di un’amministrazione poco attenta ai problemi del territorio. La squadra Bruni, nel suo perpetuarsi, ha addirittura sancito un serio e preoccupante declassamento della città se confrontato allo stato di salute di altri capoluoghi di provincia italiani.
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