quanto, nell’avvelenato clima politico degli ultimi quindici anni, le battaglie amministrative si sono combattute strategicamente sui giornali che, come si sa, pilotano i consensi condizionando gli esiti finali delle consultazioni. Se, quindi, Bruni può, nel frattempo, godere di un certo agevole vantaggio causato dalle beghe interne del PDL, non va dimenticato che la sua amministrazione, fin dagli esordi con la contestata questione del centro sociale Pacì Paciana, si è dovuta confrontare con problemi piuttosto complessi che potrebbero fortemente pesare in sede di riaffermazione elettorale.
     Bruni ha speso, ovviamente, l’operato di cinque anni dedicati ad amministrare la città chiosando che sarebbe sbagliato interrompere un programma non ancora concluso e ciò suonerebbe come offensivo per la comunità. Premesso che l’affermazione appare molto retorica e francamente abbastanza scontata, addirittura berlusconiana, va detto che il proclama si distingue per aver paventato, quasi scandalisticamente, una spartizione di poltrone tra quei partiti che sosterrebbero il rivale di Bruni alla poltrona di primo cittadino.
     Il centrosinistra, in questo, non fa certo eccezione al centrodestra ed anche questa affermazione pare stonata dal momento che scoperchia una logica che, da sempre, ha caratterizzato ed influenzato le consultazioni amministrative locali. Il discorso inaugurale di Bruni, che segna l’inizio della campagna elettorale, si è mosso attraverso la promessa della costruzione comune di un programma – invito rivolto alle liste civiche ed alle forze politiche che stringeranno l’alleanza con il sindaco in carica – individuando i punti chiave del secondo quinquennio a Palafrizzoni. Bruni ha, insomma, toccato temi a lui cari, sottolineando che se nel 2004 era sottoposto e vincolato ai voleri di un centrosinistra che, nel sostenerlo, finì per imbrigliarlo, da oggi in poi la musica cambierà, perché l’intendimento è quello di perseguire una strada che non sia condizionata da veti o da interessi periferici. Bergamo, come più volte ripetuto, è una città in trasformazione e la filosofia globale impone che anche le piccole realtà urbane recitino un ruolo autonomo e decisivo laddove l’economia giochi un ruolo significativo e rilevante.
     Il sindaco, nel sottolineare l’attenzione alla persona ed ai servizi ad essa correlati, pare essere sintonizzato in una direzione complementare alla suddetta sfida epocale che coinvolge la città, pur senza aver ancora dato segnali concreti di voler adeguatamente affrontare uno dei problemi, quale quello della sicurezza, che sta più a cuore della stessa cittadinanza. Se da una parte i servizi alla

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