causare seri danni fisici ad altri, per esempio un bastone, una barra, una bottiglia rotta, un coltello, una pistola; è stato fisicamente crudele con le persone e con gli animali; ha rubato affrontando la vittima, per esempio aggressione, scippo, estorsione, rapina a mano armata; ha forzato qualcuno ad attività sessuali.
     Distruzione della proprietà: ha deliberatamente appiccato il fuoco con l'intenzione di causare seri danni; ha deliberatamente distrutto proprietà altrui (in modo diverso dall'appiccare il fuoco).
     Frode o furto: è penetrato in un edificio, un domicilio o un’automobile altrui; spesso mente per ottenere vantaggi, favori o per evitare obblighi, cioè raggira gli altri; ha rubato articoli di valore senza affrontare la vittima, per esempio furto nei negozi, ma senza scasso, falsificazioni.
     Gravi violazioni di regole: spesso trascorre fuori la notte nonostante le proibizioni dei genitori, con inizio prima dei 13 anni di età; è fuggito da casa di notte almeno due volte mentre viveva a casa dei genitori o di chi ne faceva le veci, o una volta senza ritornare per un lungo periodo; marina spesso la scuola, con inizio prima dei 13 anni di età.
     B - L'anomalia del comportamento causa compromissione clinicamente significativa del funzionamento sociale, scolastico o lavorativo.
     C - Se il soggetto ha 18 anni o più, non sono soddisfatti i criteri per il Disturbo Antisociale di Personalità. All’interno di tale patologia si distinguono due categorie di DC, una con esordio in età infantile (prima dei 10 anni) e un’altra con esordio nel periodo adolescenziale. I bambini con DC ad esordio precoce sono solitamente più aggressivi e hanno maggiori problemi temperamentali, cognitivi e neuropsicologici. Hanno spesso una storia familiare per tale disturbo. La prognosi per i bambini con DC ad esordio precoce non di rado è negativa, è molto più diffusa tra i bambini rispetto alle bambine, mentre il DC ad esordio adolescenziale è meno grave e tende a coincidere con i problemi che emergono in adolescenza.
     Per arginare l’aggressività diventa molto importante il tipo di educazione e di vicinanza emotiva che si respira nell’ambiente famigliare. Prendendo in esame le ricerche di Pfiffner LJ, et al. (2001), dove si studia la correlazione tra fenomeni antisociali e presenza del padre biologico, è emerso che nelle famiglie dove la figura paterna era presente in casa vi erano minor sintomi antisociali nei padri, nelle madri e nei bambini, mentre nelle famiglie senza padri vi erano maggiori sintomi. Dunque, dall’indagine effettuata su 160 bambini si evince

        pagina 02 di 03
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Aggressività, Bambino, Patologia, Comportamento, Aggressivo, Disturbo della condotta, Criteri, DC, Consulto, Neuro-psichiatrico