contro l’acne: 4 gocce di olio essenziale in 60 ml di yogurth bianco, applicato sul viso per dieci minuti. Contro l’odiata cellulite, invece, provate 6 gocce di olio essenziale in 4 cucchiai di olio ai vinaccioli e massaggiate vigorosamente i cuscinetti… Provare per credere!
     Altri agrumi sono meno conosciuti ma altrettanto ricchi di preziose vitamine. Il più volte menzionato pomelo (Citrus Grandis), per esempio, è considerato il più grosso degli agrumi in quanto può arrivare a pesare fino a 10 kg: ha la buccia giallo verdina e la polpa è succosa e acidula, viene considerato il “papà” del pompelmo e non bisogna assolutamente mangiare la buccia perché è irritante per lo stomaco. Il lime (Citrus Aurantifolia) è più aromatico del limone e ha un sapore più intenso, ma è l’agrume che contiene meno vitamine di tutti, anche se vanta una buona quantità di acido citrico e ferro. Il bergamotto (Citrus Bergamia) deriva probabilmente da un incrocio fra arancio amaro e lime e la Calabria ne è il maggior produttore mondiale, circa il 90%, tanto che nel 2001 ha ottenuto il riconoscimento DOP: dalla sua scorza si estrae l’odoroso olio essenziale utilizzato nell’industria profumiera come fissativo dei bouquet aromatici dei profumi. Il chinotto (Citrus myrtifolia), originario della Cina meridionale, considerato dagli studiosi come una mutazione genetica del Citrus Aurantium, viene utilizzato per produrre canditi, liquori, marmellate e… la classica bibita dissetante. Il cedro (Citrus Medica), invece, è simile ad un grosso limone con scorza carnosa e profumatissima, ma ha poca polpa: quest’ultima è la parte più usata del frutto per farne canditi. Da ultimo, il kumquat (Fortunella), piccolo, ovale e tondo, considerato di buon augurio dai cinesi: la sua polpa è acidula, ma la scorza, che si mangia insieme, è aromatica e dolce, dal gusto gradevole. Una curiosità: è l’unico agrume che si mangia senza essere sbucciato!