Per esempio, nell’antica Grecia Ippocrate consigliava cure idroterapiche per il benessere del corpo e della mente, nella Bibbia e nel Vangelo (!) l’acqua, anche se non espressamente quella marina, viene spesso citata come mezzo di purificazione, mentre Egiziani, Greci e Romani costruivano templi presso le sorgenti di acqua calda e fredda per sfruttarne le proprietà terapeutiche e curative (pensate agli hammam romani, luoghi dove ci si trovava per curare il corpo e, nello stesso tempo, luogo sociale dove venivano prese le più importanti decisioni). Arrivando a tempi più recenti, ricordiamo che, come dicevamo poc’anzi, nel 1791 Russel pubblicò la prima opera medica sull’acqua di mare come strumento di cura e sempre in quell’anno nacque il primo “ospedale marino”. Nel 1899, invece, venne fondato a Roscoff, in Bretagna (FR), il primo centro di talassoterapia, pratica che si diffonderà per tutto il ‘900 in Europa, a partire proprio dalla Francia; nel 1904 Quinton pubblicò l’opera medica “L’eau de mer, milieu organique” e nel 1967 il Dr. La Bonnardière coniò il termine talassoterapia come cura marina.
Come funziona la talassoterapia? L’acqua marina è un concentrato di oligoelementi e minerali, pensate che contiene tutti i 92 sali noti in natura, in particolare il cloruro di sodio, il bromo e lo iodio, il magnesio, il calcio ed il potassio. Un mix eccezionale che ne fa un elisir di bellezza a 360°! Essa ha proprietà detergenti, antinfiammatorie e battericide sulla pelle, grazie alla presenza di zolfo, rame e sodio: per questo motivo, è consigliata a chi soffre di disturbi dermatologici come la psoriasi, l’eczema o alcuni tipi di eritemi. Inoltre, stimolando la micro circolazione, ha un effetto normalizzante sul ph della pelle. I pori della nostra pelle a contatto con l’acqua si dilatano e permettono così il passaggio dei preziosi oligoelementi, che lentamente vengono ceduti nel circolo linfatico e sanguigno, correggendo gli squilibri. Le alghe di mare, con il loro potere antibiotico, antivirale e batteriostatico, fanno il resto, ma questo argomento lo tratteremo nella seconda parte.
La terapia può includere applicazioni esterne e bagni di fango ed alghe, bagni d’acqua marina in apposite piscine, pediluvi e passeggiate nelle vasche Kneipp (metodo fondato sull’alternanza di acqua calda con acqua fredda per stimolare il microcircolo), esercizi stando immersi nell’acqua e massaggi.
Quali sono i benefici della talassoterapia? Aumentare il metabolismo: l’aria di mare nebulizzata dalle onde è ricca di iodio che stimola il metabolismo aiutandolo a bruciare i grassi in eccesso; ridurre i grassi e levigare la pelle grazie alle alghe presenti nel mare che hanno forti proprietà riducenti e