SEMPLICE MALEDUCATO O "TOURETTICO"?
di Cristina Mascheroni
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Di questi tempi la maleducazione è dappertutto, ovunque andiamo troviamo sempre qualcuno arrabbiato, a volte anche troppo. Accendiamo la Tv e siamo costretti a sorbirci sgambettanti signorine in minigonna che, corteggiando il belloccio di turno, non esitano ad apostrofarsi con epiteti degni di un truculento uomo delle caverne; usciamo di casa e, al semaforo rosso, il povero imbranato che non è lesto ad ingranare le prima marcia per ripartire viene investito da una marea di parolacce, spesso accompagnate da gestacci che non lasciano dubbi in merito al loro significato. Al lavoro, al primo involontario sgarbo che facciamo al collega, ci sentiamo “aggredire” in malo modo, accusati di “vilipendo e lesa maestà”. Insomma… sembra quasi che siam passati dal popolo del “Bel paese” a popolo del “Maleducato paese”… A tal proposito, una notizia curiosa ha attratto la nostra attenzione, facendoci riflettere un po’.
Leggendo un trafiletto di poche righe, apparso su di un anonimo giornale di provincia, ci siamo imbattuti nella “Sindrome di Gilles de La Tourette”. Chi sarà mai costui vi chiederete? Egli era un medico francese che, per la prima volta nel 1885, descrisse una serie di sintomi comportamentali che riconducono a quello che oggi è considerato come un vero e proprio disturbo comportamentale. Stiamo parlando di persone che, apparentemente miti e tranquille, pacifiche, all’improvviso si trasformano: fanno smorfie, si agitano, agitano le mani o le spalle scosse da tic irrefrenabili, nei casi più gravi iniziano a toccare o annusare chi li circonda, oppure a tossire e grugnire, fino ad arrivare alle parole ripetute ossessivamente, parolacce, frasi scurrili e persino bestemmie. Si tratta della “Sindrome della parolaccia o del cervello sbraitante”, oppure “Sindrome di Tourette”, dal nome del medico che la individuò per primo: ha colpito nomi illustri del passato, quali Mozart, lo zar Pietro il Grande e Moliére, e dei tempi nostri, quali il rapper Eminem, il calciatore francese Paul Gascoigne e l’attore Gerard Depardieu. In Italia si registrano ogni anno 500-600 mila pazienti, fra i quali 150-200 mila gravi e 60-70 mila gravissimi.
Sia chiaro, la Sindrome di Tourette (SdT) non è una malattia vera e propria, ma una serie di comportamenti neurologici che possono essere molto vari anche se per alcune persone addirittura queste caratteristiche possono essere dei punti di forza. Le parolacce, poi, affliggono solo una parte delle persone con questa sindrome e sono un’evoluzione (non voluta dal soggetto) dei tic vocali, a volte associate a crisi di collera: esse sono stimolate proprio dalla paura di
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