L’ANNO NUOVO SARÀ MIGLIORE: VIVREMO PIÙ LIBERI?
                                  di Gaudenzio Rovaris

     Le mie riflessioni partono spesso dai testi della messa domenicale e dai commenti del nostro Don Davide. Anche domenica scorsa lo spunto è stata la contrapposizione tra la figura del re David e quella di Maria di Nazareth. La voce di Dio per tramite del Suo profeta rimprovera Davide che pensa di costruire un tempio per Lui. Davide è grande e famoso, ha unificato il suo popolo, ha costruito per sé un palazzo splendido e decide di costruire un tempio anche per Dio, al momento sistemato solo in una tenda. È strano ed invita alla riflessione il fatto che Dio riprenda Davide per una decisione che a noi può apparire da apprezzare; avrebbe potuto rinfacciargli i numerosi peccati che aveva commessi e che sono ricordati nella Bibbia, frutto del suo potere e della sua libidine… [Il padre Dante lo cita invece nel Purgatorio come esempio di umiltà premiata nella cornice dei superbi… mentre danza davanti all’arca dell’alleanza che contiene le tavole della legge, i dieci comandamenti. In questo modo rimedia ai suoi misfatti con un atto di umiltà, che viene disapprovato dalla moglie Micol, che non vorrebbe vedere il re danzare come un umile popolano].
     La riflessione suggerita è che Dio non accetta che Davide progetti una casa maestosa, quasi come se Dio non potesse crearsi un tempio: Dio non accetta la superbia degli uomini ed in effetti il sontuoso tempio non sarà concluso da Davide, ma da Salomone e subirà nel corso dei secoli ben tre distruzioni totali per non poter poi più essere ricostruito (resta solo il muro del pianto e al posto del tempio ci sono ora moschee…). La riflessione è: tutto ciò che l’uomo progetta credendosi onnipotente è destinato a franare, se non ha il supporto di Dio. È in fondo la storia della Chiesa creata non dagli uomini, ma da Dio: ebbene, nonostante gli scandali e le difficoltà incontrate, a differenza dei grandi imperi costruiti dagli uomini, vive da duemila anni.
     Maria di Nazareth è invece l’esempio di come una donna umile e semplice accetti di diventare protagonista del disegno di Dio (rischia parecchio non essendo ancora convivente con Giuseppe dal momento che per le peccatrici esisteva in Palestina la lapidazione!). Davide, nonostante la sua potenza e la sua grandezza, è schiavo di se stesso, della sua ambizione; Maria accetta e sceglie liberamente affidandosi completamente alla volontà divina: a proposito, avete notato come Gesù abbia scelto i suoi discepoli tra gente semplice e forse anche ignorante, non tra i “saggi” del tempo?
     Mentre Don Davide parlava pensavo a quante volte avevo discusso con i miei alunni sul significato della parola libertà. Non trovavo quasi mai l’approvazione degli allievi, come quando presentando l’Illuminismo mi ostinavo a far credere

      pagina 01 di 05
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Bergamo, Don Davide, Manzoni, Dante, Dio, Libertà, Arbitrio, Onnipotenza, Schiavitù, Gaudenzio Rovaris