indignare. Il volume ha ben 198 pagine piene di questi “episodi” e non solo. Si passa dai 23 milioni di euro buttati dalla finestra per la non realizzazione della Tangenziale Est, al mercoledì nero del traffico, alla frana della Fara, all’ascensore di Sant’Agostino, ai 190.000 mq del Parco Agricolo mangiati dai cadetti della Guardia di Finanza, alle diatribe interne alla coalizione (e più intricate di una soap opera) culminate con l’uscita di Trussardi… ce n’è per tutti i gusti…
     Qualche parola in più va spesa per l’ambiente. Chi non ricorda che anche nella scorsa campagna elettorale, l’allora candidato Bruni aveva messo ai primi punti del suo programma l’attenzione al verde e all’ambiente? “Bergamo ecosostenibile” titolava. Già il fatto che lo stesso punto venga riproposto anche nel programma enunciato in questa campagna elettorale fa sorgere qualche dubbio su quanto fatto in proposito in questi cinque anni di amministrazione, ma sorvolando su questi sospetti riportiamo un paio di esempi che renderanno meglio l’idea al lettore. Il Parco Ovest, quell’area verde, ben 130.000 mq tra via Moroni e via San Bernardino, è stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale di Bruni: “prioritaria la realizzazione”, era scritto al primo punto. Ebbene, cosa ne hanno fatto Bruni, Amorino e Grossi? Semplice: ne hanno tagliato una bella fetta per lasciare spazio ad un nuovo complesso residenziale. Grazie all’approvazione di una variante del Prg da parte della sinistra, ora ben il 40% dell’area verde sarà cementificata. Il bello è che questa amministrazione rifiuta l’etichetta di "cementificatrice", ma se Veneziani era riuscito ad aumentare i mq di verde per abitante passando in quattro anni da 7,3 a 10,1; Bruni, nello stesso tempo è riuscito ad aumentare solo 1 mq per abitante.
     Bergamo è scesa, nelle classifiche Istat sulle città eco-compatibili dell’agosto 2008, al 45° posto, un solo posto sopra Napoli! Se tanto mi dà tanto, valuterete da soli quanto possono valere le promesse fatte in campagna elettorale… Concludo, ma vi assicuro che ce ne sarebbe da scrivere, con una ciliegina fantastica chiamata Ufficio Pace. Nel Luglio 2005, Bruni & C istituiscono l’ufficio Pace in quanto, è risaputo, Bergamo è una città di guerrafondai e terroristi. Comunque, per questo organismo sono stati spesi 50.000 euro per poi essere affidato ai consiglieri Vanni Maggioni e Roberto Bertoli. Negli anni, tra chi ha beneficiato di contributi ed incarichi, figura l’Associazione Nord-Sud. Guarda caso la Nord Sud aveva fino a pochi mesi prima un Presidente di nome Vanni Maggioni, proprio lui. Nel 2008 alla Nord Sud, in cui Vanni Maggioni è ancora membro del comitato direttivo, viene affidato un incarico di 37.620 euro, ovvero il 76% dei fondi a disposizione, per la realizzazione del “Progetto Le Reti di Pace”. Ovviamente non poteva finire qui… Belotti scrive (riportiamo il testo esatto perché è davvero

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Bergamo, 2009, Daniele, Belotti, Libro, Tempi Bruni a Bergamo, Quello che la sinistra nasconde, Bruni, Grossi, Amorino, Ufficio Pace, Pacì Paciana