"Tentorio ha tutta l'esperienza necessaria per coordinare la sua squadra, individuando in ogni membro un valore aggiunto utile al disegno globale."
di Silvia Ferrari
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Nel passato una laurea in Ingegneria Gestionale e un Master in Amministrazione e Controllo di Gestione, nel presente l'impiego come Direttore Generale di una società di import-export; oggi, per Matteo Vallin, classe 1977, all'attività manageriale si è affiancato un'impegno politico. Candidato nella lista “Tentorio sindaco” insieme ad altri trentanove sostenitori dell'ex assessore, Vallin è alla sua prima esperienza politica, affrontata con entusiasmo e la giusta dose di disincanto.
Come è entrato in contatto con Tentorio?
“Circa due anni fa incontrai Tentorio per motivi di lavoro (Tentorio è titolare di uno studio di commercialisti a Bergamo, n.d.a.) e rimasi subito colpito dalla sua professionalità ed oggettività nel dirimere le questioni affidategli. Qualche mese fa abbiamo riallacciato i contatti; in previsione della sua candidatura a sindaco di Bergamo, Tentorio mi ha proposto di appoggiarlo come candidato nella sua lista, “Tentorio sindaco”, e sono stato felice di accettare.”
Al di là dell'apprezzamento personale che dimostra nei confronti di Tentorio, il suo orientamento politico è lo stesso; questo ha influito sulla sua decisione di schierarsi in lista?
“Direi di sì; non credo avrei accettato questo impegno se Tentorio fosse stato un esponente della sinistra e questo per il semplice fatto che su alcune questioni per me basilari, come la sicurezza e l'ambiente, l'avremmo pensata in modo diverso.”
Pensa che il passato di Tentorio, come esponente del MSI prima e di AN poi, possa pesare negativamente sul voto in una città in cui la giunta è da anni presieduta dalla sinistra?
“Sicuramente questo fatto peserà, ma d'altro canto lo schieramento che appoggia Tentorio è trasversale; ci sono la Lega, il Pdl e la lista dei Pensionati. Da questo punto di vista, siamo sereni: i cittadini sono perfettamente in grado di giudicare i candidati da quello che valgono realmente.”
Proprio la Lega, vostro alleato, nel momento in cui scriviamo non si è ancora pronunciata pubblicamente a favore del programma; in caso di vittoria, ci sarà il rischio che i padani replichino il ruolo di Rifondazione nella attuale Giunta Bruni, quello di “serpi in seno” della coalizione?
“La Lega non sarà un problema, il programma è stato discusso e approvato da tutte le liste. I candidati leghisti si sono sempre dimostrati d'accordo con i punti
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