L’evento ha fatto registrare il record di concorrenti (159 iscritti con 149 partiti) e il record di spettatori (secondo stime, circa 10 mila spettatori sabato e 20 mila domenica). I vincitori sono stati l’italo-francese Antoine Meo (Husaqvarna) nella E1, il finlandese Mika Ahola (Honda Mm) nella E2 e lo spagnolo Lorenzo Santolino (Ktm) nella Junior. Nella Youth Cup ha prevalso il costavolpinese Giacomo Redondi (Ktm Farioli) e il terzo posto, nella combattuta classe E3, l’ha ottenuto lo spiranese Simone Albergoni (Ktm Factory-Fiamme Oro). Purtroppo Albergoni ha dovuto cedere allo strapotere dell’inglese David Knight e del francese Christophe Nambotin, quest’ultimo risultato il migliore anche nella somma delle speciali estreme. Bene anche la prova del 16enne Matteo Bresolin al suo esordio nella Youth Cup, sezione estrapolata dalla Junior e dedicata ai corridori sotto i 18 anni di età...
Da sottolineare anche l’impresa delle ragazze alla loro prima prova mondiale femminile. Sono arrivate tutte al traguardo (alla faccia di chi le giudica il sesso debole!) con vittoria assoluta per la favorita, la francese Luidivine Puy, sulla spagnola Laia Sanz, 8° posto per Anna Sappino ed ultimo per la seriana Emanuela Balduzzi, stanchissima ma arrivata con molto stacco al traguardo.
Vincitore assoluto dell’evento è risultato comunque Antoine Meo, che ha ottenuto anche il Trofeo Moto Club Bergamo alla memoria di Giacomo Manzoni, mentre il trofeo del Comune di Lovere è andato a Simone Albergoni, risultato il miglior italiano assoluto in gara.
Per tutti i tempi dei piloti: Campionato_Valli_Bergamasche (PDF da 699 KB).
IN MONTAGNA... CON LA MOTO È BELLO!!!
Ma fino a quando?
L’Enduro è legato alla montagna e per questo, dalla montagna, non deve farsi cacciare!!! Andare in moto significa rispettare la montagna e la gente che la vive, alleviandole la fatica e l’isolamento cui era sottoposta fino a pochi anni fa.
…Poco, pochissimo rumore, evitare inutili accelerate quando si è vicino a centri abitati.
…Per non farti odiare dai pedoni, incontrandoli, è sufficiente accostare, spegnere il motore ed aspettare che si siano allontanati: non parleranno male della moto in montagna, non le avranno neppure sentite!
…I sentieri sono molto più impegnativi dei prati, sul sentiero esce la tua vera classe e l’educazione di chi non calpesta la proprietà altrui.
…I rifugi sono per chi ama la quiete. Potendo scegliere lasciali a loro, oppure basterà lasciare la moto a pochi metri da essi: a loro la quiete, ai motorizzati la conquista del rifugio. Andare in moto significa amare la montagna più di chi cerca la quiete con funivie e picnic a base di vetri rotti e scatolette vuote. In montagna con la moto è bello!
A te stabilire fino a quando, noi speriamo per sempre!
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