IL SITO INTERNET DEL DIRETTORE DI INFOBERGAMO.IT (www.gpvava.com)
di Graziano Paolo Vavassori
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Quando, dieci anni fa, iniziai la mia carriera di informatico, realizzare siti internet fu la parte meno importante del mio lavoro. Ritenevo, allora come oggi, che l’impegno e la fatica per soddisfare il cliente, mai contento, non fossero adeguatamente ripagati in termini economici. Quindi, decisi presto di abbandonare definitivamente quel ramo della mia attività poco remunerativo. Può apparire strano, ma giudicavo più soddisfacente sviluppare siti internet gratis per quelle associazioni senza scopo di lucro, per le quali ho potuto dare sfogo a tutta la mia creatività e fare qualcosa per gli altri.
Oggi, dopo dieci anni, la penso allo stesso modo e sono felice di quello che ho realizzato. Miei sono www.sosbalbuzie.it (associazione senza scopo di lucro che si dedica a quelle persone affette da balbuzie), www.isenzacuccia.it (associazione bergamasca No-Profit che ospita e da in adozione i cani abbandonati) e
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www.loredanabecherini.it (poetessa bergamasca). Ve ne sono altri, ma oramai sono spariti dal web.
In effetti, in tutto questo tempo, non ho mai pensato al mio sito internet… mi sono occupato di Infobergamo.it. Il primo pensiero in merito mi è balenato nella testa dopo che Gpvava.com ha esaurito il proprio scopo. Nato per ospitare il mio periodico on-line quando ancora non si chiamava Infobergamo.it, è |
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diventato un supporto per migliorare la rintracciabilità nei motori di ricerca, fino a divenire inutile con il passaggio definitivo del mio giornale al dominio Infobergamo.it.
Nel dicembre del 2009 ho iniziato a lavorare al mio sito internet personale, che sarebbe stato pubblicato su Gpvava.com. Dopo undici mesi finalmente ho potuto pubblicarlo. Non è stato realmente un anno di lavoro, il mio portale l’ho sviluppato nei ritagli di tempo e non sarebbe ancora finito, se devo essere sincero; vi sono ancora due rubriche da inserire e devo popolarlo dei miei vecchi editoriali, quelli antecedenti il 2008, così come non sono presenti le mie |
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