torniamo a noi e alla sfortuna. Se sei una giovane ragazza madre e se lo sei perché accidentalmente non sei stata sufficientemente attenta o perché il tuo amore ti ha lasciata proprio durante la gravidanza o peggio è deceduto, insomma, se ti è capitato uno qualunque di questi casi di “sfiga”, tranquilla... potrai accedere al bando. Se sei un genitore altrettanto sfortunato, tanto da essere anche tu rimasto solo, non preoccuparti, puoi accedere al bando. Se sei padre di almeno tre figli, la Regione ti premia, puoi accedere al bando.
Sorvolando sul fatto che sei mila euro bastano giusto per pagare il notaio o l’agenzia, ma certamente sono meglio di un dito in un occhio, se sei un giovane single, avente diritto di voto, lavoratore, quindi contribuente, e sei desideroso di comprarti una tua abitazione e di lasciare quella di papà e mammà, mi spiace per te non sei sufficientemente sfigato e la Regione Lombardia, in barba a Brunetta, non ti considera una categoria che valga la pena di essere aiutata nell’acquisto o nella ristrutturazione della tua prima casa. Ma se metti incinta la tua vicina di casa o, se sei donna, se rimani incinta del tuo vicino di casa, sì, diventi una avente diritto. Ma come? Ma come? La struttura della società è cambiata, ce ne siamo accorti tutti, no?
Sempre più spesso e per diversi motivi si trovano persone che a 30 anni sono ancora single o vivono ancora con i genitori; come non considerare un giovane single che lavora come gli altri - sposati - e che con uno stipendio medio di millecento/duecento euro voglia diventare indipendente e mettere su casa una categoria debole o da agevolare? E se uno ha avuto la sfortuna, per esempio, di sposarsi e poi separarsi o divorziare, non gli è rimasto in mano un euro di quel che aveva in comunione dei beni, come spesso capita, ma non per questo ha perso la voglia di ricominciare... no, per la Regione, se pur oggettivamente sfortunato, non lo sei abbastanza e non hai diritto al contributo. Va beh... Il bello però arriva adesso.
L’altra mattina, tra il sonnambulismo del solito tragitto percorso per recarmi in ufficio, ho sentito alla radio che sono stati stanziati dei contributi bonus vacanza dallo Stato. E fino qui... Il bonus però recita: “Per una singola unità il bonus vacanza dello Stato sarà, per un tetto di spese non superiore a 500 euro, del 45%, 30% e 20% per redditi che non superano rispettivamente i 10, 15 e 20.000 euro l’anno. Per due unità familiari, il contributo avrà identiche proporzioni, ma per redditi fino a 25.000 euro e per un tetto massimo di spesa di 785 euro. Per tre unità familiari il bonus, per redditi non superiori a 30.000 euro, sarà calcolato su un totale di spesa di 1.020 euro. Per le famiglie composte